Problemi comuni per l’allattamento al seno, vediamo come affrontarli

allattamento al senoOrmai il bambino è nato ed è tempo di pensare all’allattamento, ma come funziona?

Il latte comincia ad arrivare in un periodo di tempo che può variare tra le 24 e le 72 ore successive al parto.

Da subito il bambino verrà attaccato al seno, dal quale berrà inizialmente il colostro, soprattutto per stimolare quella che viene definita la montata lattea, ovvero l’arrivo vero e proprio del latte.

Come ci si può rendere conto che il bambino, in realtà, abbia bevuto? Uno dei modi più semplici è quello di valutare il seno, cioè dopo ogni poppata il seno dal quale ha bevuto deve risultare soffice e leggero.

Ma non sempre tutto procede liscio. Vediamo allora quali sono i principali inconvenienti e problemi che si possono presentare allattando.

Ingorgo mammario

Per ingorgo mammario si intende un accumulo di sangue, latte e altri liquidi del seno che non permettono la fuoriuscita del latte. Questo si verifica, soprattutto, quando non vengono ben drenati tali liquidi durante la poppata.

Ma come poter prevenire un eventuale ingorgo mammario che oltre a provocare dolore fisico alla neomamma non permette al bambino di alimentarsi? Ecco alcuni suggerimenti utili da conoscere:

  • assicurarsi sempre che il bambino si attacchi correttamente al seno
  • nutrire il bambino, spesso e senza alcun limite di tempo
  • assicurarsi che il bambino succhi nel modo corretto
  • evitare ciucci e latte artificiale complementare

Se il seno è molto pieno effettuare una spremitura manuale per far uscire un pò di latte da lasciare poi sull’areola per mantenerla idratata e morbida.

Cosa fare se, invece, ormai l’ingorgo si è verificato? Questo è il trattamento da seguire:

  • Assicuratevi che il vostro bambino si sia attaccato bene durante l’allattamento
  • Nutrite il bambino di frequente almeno 8-12 volte nell’arco di 24 ore
  • Non limitate il tempo al seno
  • Schiacciate il seno per fare uscire un pò di latte e bagnare l’areola
  • Fare degli impacchi freddi da frigorifero, non ghiacciati
  • Se i seni sono pieni e pesanti aiutarsi con la spremitura manuale o con il tiralatte.

Dotto ostruito

Piò anche succedere che i condotti mammari siano bloccati e ciò si verifica quando si forma un nodulo morbido e doloroso, causato dal latte. Cosa fare per evitare che ciò accada?

  • Assicurare il corretto attaccamento del bambino sulla mammella
  • Effettuare frequentemente dei drenaggi alla mammella, attaccando il bambino
  • Cambiare posizione durante l’allattamento, da seduta a sdraiata ecc.
  • Verificare la presenza di una “crosta” bianca sul capezzolo poiché questo potrebbe bloccare il dotto
  • Evitare lunghe pause tra una poppata e l’altra
  • Non indossare abbigliamento stretto, come per esempio il reggiseno

Se invece il dotto è ostruito bisogna

  • Alimentare frequentemente proprio dal lato colpito
  • Schiacciare delicatamente il capezzolo durante la poppata per aiutare la fuoriuscita del latte
  • Per ridurre il gonfiore da liquidi in eccesso applicare un panno freddo e estrarre tutto il latte in eccesso dopo la poppata del bambino
  • Se presente la “crosta” bianca bagnare il capezzolo con un panno caldo umido e strofinare
  • Cercare un aiuto medico se un il blocco supera le 24 ore.

Mastite

La mastite si verifica quando il blocco del condotto mammario si allarga anche nei tessuti circostanti, facendoli infiammare. Quali sono i sintomi della mastite?

  • Il seno ha una zona rossa dolorosa
  • Si hanno gli stessi sintomi dell’influenza come febbre, sensazione di brividi e malessere generale.

Ricordarsi di avvertire il medico se la febbre ha una durata superiore alle 6 ore.

Cosa fare quando si ha la mastite? È necessario

  • Svuotare il seno di frequente.
  • Attaccare il bambino proprio al seno dolorante
  • Mantenere il seno drenato tirando il latte in eccesso dopo ogni poppata
  • Fare degli impacchi freschi o mettere panni freddi sulla parte dolorante
  • Prendere farmaci antiinfiammatori e/o antidolorifici per ridurre l’infiammazione e il dolore, dietro prescrizione medica
  • Riposarsi
  • Se è troppo doloroso nutrire il bimbo, aspirare il latte utilizzando un tiralatte.

Inosmma, care unimamme, non è proprio una passeggiata di salute allattare il proprio bimbo al seno, tanti sono gli inconvenienti nei quali ci si può imbattere, dal dolore della stretta morsa del bambino intorno all’areola quando non vuole mollarla ai vari fastidi di cui abbiamo appena parlato.

Però è tanta la gioia di condividere un momento tutto nostro e del tutto intimo e privato. Pensare che quell’esserino cresce tramite noi ci fa sentire uniche, forti e responsabili. Ed inoltre nella maggior parte dei casi, tali incovenienti non durano per sempre, ma sono concentrati nelle prime settimane…quindi stringiamo i denti e facciamoci aiutare Rivolgendoci ad una consulente dell’allattamento (tipo Leche League) o a un’ostetrica, presenti nei consultori o presso associazioni, per ricevere consigli specifici per il vostro problema.

E voi, che cosa avete provato mentre allattavate i vostri bimbi?

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