Può il sole creare dipendenza? Una teoria dice di si!

Se prendiamo in considerazione il forte clamore che in questi anni stanno riscuotendo le campagne di prevenzione per contrastare la diffusione del tumore alla pelle sembra davvero inspiegabile quest’attesa spasmodica per la bella stagione e per i raggi del sole. Eppure una recente teoria sembra indicare che l’amore dell’essere umano per la tintarella abbia radici più profonde.

donna prende il sole

David Fisher, primario di dermatologia all’ospedale di medicina generale di Boston, ha presentato una teoria in collaborazione con Harvard in cui cerca di spiegare perché l’essere umano ama così tanto esporsi al principale elemento cancerogeno presente in natura: i raggi del sole.

Il meccanismo chimico alla base di questo comportamento riguarderebbe il fabbisogno di vitamina D di cui pochi cibi sono ricchi (e guardando indietro nel passato la loro disponibilità era davvero carente).

crema solare per una bambina

L’essere umano avrebbe sviluppato quindi questa “passione” per il sole per permettere alla pelle di produrre in autonomia la vitamina. Altro che amore per l’abbronzatura. Una pratica, quella di sdraiarsi al sole per ore, da non sottovalutare assolutamente per quanto concerne la sua pericolosità. Oltre i dieci minuti, un cappello è necessario. Senza contare che la validità delle creme per la protezione solare nei confronti del tumore della pelle viene messa costantemente in discussione da nuovi studi.

Ecco quindi un avviso importante per l’estate che arriva: unimamme, non esagerate col sole e usate comunque protezioni per i vostri piccoli.

Ricordate inoltre che le lampade abbronzanti sono un forte rischio specialmente per i più giovani.

 

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