Salute e alimentazione: “verdure in busta”, perché è meglio non comprarle?

alimentazione - Brunette offering healthy saladL’alimentazione è alla base della salute. Il cibo, la sua provenienza e salubrità passano sotto il massimo scanner di attenzione sopratutto in alcuni momenti dell’esistenza di una donna. Durante la gestazione infatti l’alimentazione della futura mamma è fondamentale per lo sviluppo del feto.

Oggi vi vogliamo far conoscere perché, a prescindere dal momento di vita, è sempre bene fare acquisti consapevoli quando andiamo al supermercato, soprattutto quando si tratta di cibi freschi.

Verdure ed insalate: perché meglio non comprarle in busta

Le buste di insalata sono indubbiamente comode. Già lavata, tagliata e pronta per essere condita e consumata. A tanta comodità sappiate che corrisponde un’ altra faccia della medaglia:

  • verdure ed insalate in busta rientrano tra i prodotti alimentari con più batteri.

Secondo uno studio condotto dall’Università di Torino, la carica batterica delle verdure e insalate confezionate sarebbe già alta il giorno stesso del confezionamento. Troppa poi la presenza di batteri coliformi, che sono indicatori di scarsa igiene e degenerazione. Infine bisogna ricordare che l’insalata in busta, così come le verdure non vengono sterilizzate sono quindi soggette a contaminazione batterica col passare del tempo.

Tra le verdure più contaminate:

  • tutte le insalate
  • gli spinaci.

Ma non è tutto. Uno degli aspetti che vale sicuramente la pena sottolineare è il notevole rincaro di prezzo che viene applicato a questa comodità.

Verdure in busta: costano più “ambiente” e “denaro”

Oltre ai risvolti poco salutari per la salute, le verdure in busta sono anche decisamente sprecone. Il loro impatto ambientale è decisamente alto. Prima di arrivare sulle nostre tavole la verdura in busta  attraversa molte fasi di lavorazione che comportano:

  • sprechi di acqua,
  • sprechi di energia.
  • la loro produzione a livello industriale richiede  un rilascio non trascurabile di emissioni di CO2.

Ancora, al di là dei fattori salute ed ambiente, altra non trascurabile caratteristica a svantaggio di questi prodotti è indubbiamente il costo. La comodità si paga infatti molto cara. La verdura “fresca” confezionata si paga dai 5 ai 18 euro al kilo: un prezzo troppo alto rispetto alla qualità del prodotto.

Care Unimamme, nessun dubbio quindi sul consiglio da darvi: acquistate ortaggi, verdure e insalate fresche. E’ vero che i ritmi quotidiani sono frenetici ma considerate che l’insalata o la verdura in busta va comunque lavata!

Verdure in busta: consigli utili per consumarle in sicurezza

Se non riuscite a fare a meno di acquistare verdure lavate e pronte da condire, non tralasciate questi consigli:

  • al momento dell’acquisto verificate che le confezioni siano tenute nei banconi frigorifero ed evitate di scegliere quelle che si trovano più all’esterno nei banchi, più facilmente sono soggette alla influenza degli sbalzi di temperatura;
  • è meglio consumare queste verdure appena confezionate. Questi prodotti durano in media 5-6 giorni, consumateli al massimo 3 giorni prima della scadenza;
  • conservate queste verdure sempre in frigorifero;
  • dopo l’apertura consumateli nell’arco di 1-2 giorni al massimo;
  • rilavate sempre le insalate prima di consumarle!

Sperando di aver fatto un po’ di chiarezza su un dubbio che ha sicuramente toccato molte di noi. Diteci cosa ne pensate. Per voi è imprescindibile questa comodità?

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