6 fattori di rischio che favoriscono l’aborto spontaneo

Donna incinta si accarezza il pancione

Quando una mamma è in dolce attesa, generalmente aspetta di aver superato il terzo mese di gravidanza prima di annunciare di aspettare un bambino. Il peggior incubo per una donna è infatti quello di perdere la propria creatura a causa di un aborto spontaneo.

Aborto spontaneo: si può prevenire?

Si tratta sicuramente di un momento doloroso, un lutto a tutti gli effetti, anche se il proprio piccolo non lo si è mai visto e non lo si è potuto amare.

Se parlate con le donne che hanno avuto un aborto, saprete che si considerano comunque mamme di quei figli mai nati: ciò fa capire che si tratta di una profonda ferita, anche se a volte il corpo segue delle ragioni che il cuore non conosce.

In qualche caso però, è possibile prevenire: secondo la rivista International Journal of Obstetrics and Gynaecology, ci sono sei modi per cercare di evitare un aborto spontaneo. La ricerca è stata condotta su un campione di donne incinte tra il 1996 e il 2002, attraverso interviste telefoniche e consultando i registri degli ospedali. Tutte hanno in comune un aborto prima della 22esima settimana di gestazione.

Secondo quanto riportato dallo studio, sono sei i fattori di rischio a cui si può andare incontro:

  • l’età della mamma: i problemi aumentano se la gestante ha più di 30 anni
  • se la mamma è sottopeso o obesa
  • il fumare
  • l’alcol
  • sollevare pesi, magari anche molto gravosi, ogni giorno
  • lavorare di notte 

Secondo i ricercatori dell’Università di Copenaghen basterebbe, a parte l’età della mamma, cercare di prendersi maggiormente cura di sé stesse, mangiando sano ed evitando uno stile di vita dannoso per il feto, eviterebbe il 25% degli aborti spontanei.

E voi unimamme? Cosa ne pensate?

Vi lasciamo con uno studio secondo cui le nausee diminuiscono la probabilità di aborto spontaneo.

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