Time4Life Onlus: “chi salva una vita, salva il mondo intero”

Elisa-Fangareggi-e-Lorenzo-Locati

Ho quasi 34 anni, anche se ne dimostro meno. Mi ritrovo a fare conti col mio corpo, che di me comincia a non poterne più.

Ho finalmente compreso che il mal di schiena non se ne andrà mai, che con le gambe litigherò a vita, il mio stomaco si è già rassegnato ai 10 caffè e 6 kinder bueno giornalieri.

Guardo la vita, la prendo in mano, la tocco, mi piace vivere, eppure so che esisterò per un tempo brevissimo, un niente confronto a tutto il tempo che c’è stato prima che io nascessi, e quello che ci sarà dopo che sarò morta. Spesso mi ritrovo ad ascoltare ciò che dicono le persone, e mi rendo conto che non riesco più a comprendere le loro parole, a volte ne resto quasi infastidita dai “non vedo l’ora di….. ” “solo che passi questo momento…. “…. vorrei chiedere perché.

Ogni istante di vita è prezioso ed insostituibile, per quale motivo trascorrerlo in attesa di qualcosa di meglio?

Questo è morire ogni singolo giorno. Questo non è vivere. Vedo corpi, insieme di braccia di gambe, di organi, non persone… vedo stereotipi, vedo pregiudizi, maldicenze, vedo la gente con la mente compressa, che vive dentro una routine senza conoscere, ne desiderare di conoscere altro. Mangiano senza sentire il sapore delle cose, fanno l’amore con persone alle quali nemmeno riescono più a dire “ti amo”, parlano del tempo, di cose da mangiare, di soldi…svolgono professioni che detestano per accumulare denaro da lasciare a figli scemi incollati tutto il giorno ai giochini elettronici….accettano la vita come se fosse qualcosa di scontato…. il vuoto cosmico.

Dov’è il loro caos interiore? Dov’è quella stella danzante? Le stelle danzanti nascono dal caos, il caos interiore delle mille domande che ci poniamo ogni giorno, dal mettere in dubbio ogni nostra azione, dal combattere della ragione contro l’istinto, dalla passione contro la razionalità, dal nostro sconcerto che non diventa mai abitudine nel vedere un bambino che muore di fame, dal ringhiare dentro se stessi di fronte alla sofferenza degli altri, dalle notti passate con turbini di idee che si affastellano nella mente…. di pensieri impossibili, stupidi, di sogni e desideri irrealizzabili che però ti tengono vivo….

Quante volte vado a dormire, guardando il mio letto, e facendo il calcolo di quanti bambini ci metterei…. quante volte apro il frigorifero chiedendomi per quanto tempo basterebbe quel cibo…. e come me tanti…. e quando sei in un campo profughi con i piccoli che muoiono di fame…. vorresti solo portarli via tutti quanti e con lo sguardo supplichi qualcuno di dirti che non lo puoi fare…e quando hai i tuoi bambini addosso, che ti abbracciano da tutte le parti, be’ non esiste gioia più grande, non esiste emozione più forte, è quello il paradiso, per raggiungerlo non occorre morire, basta vivere! E so che è così per chi è a casa, che vede le proprie cose consegnate, che vede lo sguardo di quel bambino a cui ha permesso di stare al caldo o di mangiare…. gli occhi si riempiono di lacrime, si pensa follemente per un attimo a come sarebbe avere quel piccolo a casa propria, si è consapevoli di aver fatto la differenza, il cuore va a mille, l’emozione invade ogni respiro. Intanto nel web povere anatre starnazzanti raccontano dal proprio divano come avrebbero fatto meglio di te… un po’ rido, un po’ provo pietà… mai capiranno quanto può dare pulire il bagno di una persona malata, infilare le braccia nel water di un ospedale, quando malvolentieri lo fai a casa tua, raschiare via i tessuti morti dei piedi di ragazzi paralizzati, medicare profonde e maleodoranti piaghe da decubito quando a casa ti da fastidio una zanzara schiacciata sul muro. Ripenso al luccichio degli occhi di mia nonna quando da piccola ripulivo tutto il piatto, penso che sia un po’ tipico di tutte le nonne, quelle nonne che hanno vissuto la guerra, patito la fame, che vivevano in case senza riscaldamento, e svolgevano lavori pesantissimi, e quando vedono i nipoti mangiare tanto, gioiscono! Lo stesso luccichio negli occhi lo vedo nei miei ragazzi e loro in me, quando al campo vediamo i bimbi sbranare le tavolette di cioccolata, o comprimersi in bocca manciate di frutta secca.. Quei momenti sono eterni, durano per sempre, sono overdose di vita, che ti ubriacano la mente, che ti donano l’immortalità.

Imparate quanto è preziosa la vita, prima che sia troppo tardi! Time4life, tempo per la vita”

Queste sono le parole di una delle fondatrici di Time4Life, Elisa Fangareggi. Avvocato di Modena e madre di 3 bambine, la sua avventura comincia con l’incontro con Firas, giovane siriano conosciuto ai tempi delle estati al mare in Toscana. Firas, trasferitosi a Dubai, chiede aiuto proprio ad Elisa per portare medicinali e beni di prima necessità ai familiari rimasti in patria.

Poco dopo Elisa comincia a portare personalmente, una o due volte al mese, i beni raccolti, visitando i campi profughi vicini al confine turco. Il suo impegno ispira altre persone e nel 2013 viene ufficialmente costituita l’Associazione Time4Life International, associazione senza alcuno scopo di lucro, apolitica e apartitica.

L’iniziativa, come intuirete, è nata da un ristretto numero di persone, principalmente da un gruppo di amici di Modena, ma ora conta centinaio di soci attivi e decine di donatori ogni mese.

In Siria, attraverso container e furgoni, vengono portati:

  • medicinali,
  • pacchi di latte in polvere,
  • cibo,
  • vestiti,
  • scarpe
  • e giochi.

Il suo è uno sforzo all’insegna del motto: “Chi salva una vita, salva il mondo intero“.

I volontari di Time4Life donano gratuitamente il loro tempo per la vita degli altri. Nessuno percepisce alcun compenso per l’attività svolta, le spese dei viaggi vengono sostenute dai volontari stessi. Ogni centesimo delle donazioni viene impiegano per l’acquisto in loco di aiuti umanitari.

Mission:

gli aiuti vengono raccolti in Italia e distribuiti dai volontari dell’Associazione nei campi profughi allestiti in territorio siriano. L’organizzazione mira ad aiutare i bambini di tutto il mondo che si trovano in condizioni socio – economiche svantaggiate. Con il supporto di volontari specializzati, inoltre, allestiscono ambulatori medici e dentistici all’interno dei campi per fornire assistenza ai bambini ed alle loro famiglie.

Come puoi sostenerli:

IBAN: IT63K0327812900000000001696

SWIFT / BIC: EMIVIT21 presso Banca Emilveneta
intestato a “Time4life International”

IBAN con spazi: IT63 K032 7812 9000 0000 0001 696

Contatti:

Time4Life International
Associazione senza fini di lucro

Codice Fiscale 94172360367

via Cesare Battisti, 12

41121 Modena – Italia

redazione@time4life.it

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