Bambini a forte rischio di miopia: passano troppo tempo davanti a tablet e pc

bambini e tecnologia

In questi ultimi vent’anni c’è stato un decisivo cambio di passo nella direzione del mondo della tecnologia elettronica, tanto che con un semplice smartphone si possono fare cose impensabili, fino a non molto tempo fa.

Smartphone e tablet: fanno davvero bene ai nostri bambini?

Anche per noi, figli dell’era antecedente, ha significato cambiare molto e interagire molto più frequentemente con il mondo virtuale.

Nella vita di tutti i giorni molte cose le possiamo sbrigare “connettendoci”:

  • richiedere uno stato di famiglia,
  • iscrivere i nostri figli a scuola,
  • ricevere lo stipendio,
  • fare operazioni bancarie grazie ad un apposito account.

I nostri figli maneggiano con naturalezza tutta questa ultra tecnologia. Fanno parte della nuova era, i cosiddetti “Nativi Digitali”. Un tablet o un PC, hanno sempre meno segreti per i piccoli informatici quasi in fasce.

Per Paolo Nucci, direttore della Clinica Oculistica dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, il rischio di miopia per i bambini, che si sottopongono a veri tour de force davanti ai monitor, è molto alto: gli occhi vengono sollecitati da dispositivi troppo ravvicinati.

Così come avviene anche con “cara vecchia televisione”, i bambini, quando passano molto tempo davanti a degli schermi, sono molto concentrati e battono poco le palpebre, comportando uno scarso ricambio lacrimale.

Cosa fare allora? Vietarne l’uso assoluto, imporre diktat e stroncarne la possibilità di accedervi è improponibile, ormai i Tablet e tutto il mondo dell’elettronica fanno parte della nostra vita in tutti gli ambiti, e soprattutto nel mondo del lavoro. Quindi isolarli da questa realtà significa danneggiarli in un altro modo, privarli di strumenti fondamentali nel loro futuro. Però limitarne l’uso spasmodico è più che necessario,  perchè tutelare la salute dei nostri figli deve rimanere sempre la priorità, in questo caso salvaguardando la loro vista.

Non dimentichiamo anche i consigli degli psicologi per l’infanzia: un uso troppo precoce dei tablet, smartphone e di tutto l’universo elettronico, limita in modo allarmante la capacità di astrazione dei futuri adulti. Non astrarre significa avere scarsa immaginazione, ridurre lo spirito critico, non riuscire a ragionare fuori da schemi preconcetti.

Insomma l’eccessivo uso dei videogiochi, la spasmodica comunicazione tramite i social, il bombardamento di immagini limitano anche la capacità di sognare.

E voi Unigenitori come vi regolate con smartphones e tablet con i vostri piccoli? Avete stabilito dei limiti?

Noi vi lasciamo con un allarme lanciato dai pediatri sugli smartphone.

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