Tatuaggi gratis a chi ha sofferto “auto-punendosi”: le cicatrici diventano arte

Whitney Develle è una magnifica donna che ha deciso di offrire un grande servizio alle persone che hanno sofferto nella vita.

Tatuaggi gratis a chi ha sofferto: lo “Scar project” di Whitney Develle

Questa giovanissima tatuatrice, Whitney Develle, ha deciso di aiutare, gratuitamente, persone in difficoltà che hanno chiesto il suo aiuto realizzando magnifici tatuaggi sulle cicatrici lasciate da atti di autolesionismo.

La donna ha tratto ispirazione da un episodio accaduto durante una festa. Una ragazza aveva inciso sulle proprie braccia la parola: “non mangiare”.

Questo ha commosso molto Whitney che le ha offerto, con il suo consenso, di trasformare la scritta in un bel tatuaggio.

Così ha iniziato lo “Scar Project” annunciando sui social media che avrebbe offerto una settimana di copertura gratuita di cicatrici. Solo nelle prime due settimana ha ricevuto 200 e-mail.

“La maggior parte delle persone erano troppo spaventate per parlare con un tatuatore per paura di essere giudicate”.

La società guarda le persone con ferite autoinflitte e pensa subito che siano instabili o inadatte a stare con gli altri ha spiegato Whitney al Daily Mail.

Dal momento che le sono arrivate moltissime richieste Whitney ha dovuto modificare un po’ il suo post iniziale offrendo 50 sedute gratuite in aggiunta a una riduzione delle tariffe per i tatuaggi per tutti gli altri.

Whitney ha dovuto anche specificare che l’offerta si estendeva solo a chi non si ferisse più, mentre ha invitato gli altri a chiedere aiuto specializzato.

Voglio poter guardare le cicatrici che ti portano dolore, imbarazzo, vergogna e farti lasciare alle spalle quei sentimenti e farti sentire orgogliosa di quella parte del corpo che contiene arte e offrirti un nuovo inizio“.

 

 

Unimamme, voi cosa ne pensate della sua iniziativa? Sicuramente un bel gesto, che incorpora anche un forte messaggio: “Non ti giudico, ma non farlo”.

 

Noi vi lasciamo con l’idea di un altro tatuatore che ha deciso di offrire la sua arte a bambini bisognosi d’aiuto.

 

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