Bimba con poche ore di vita secondo i medici dopo un anno è a casa per Natale

Una bambina nata con una condizione molto pericolosa per la sua vita è riuscita a passare il suo primo Natale a casa dopo aver passato la giornata di Santo Stefano lo scorso anno in ospedale dove è quasi morta per un’operazione al cuore che l’avrebbe potuta salvare.

A Kayley Newbold e a suo marito Gary Clark era stato detto che la loro figlia Honey-Rose avrebbe potuto vivere solo un’ora dopo la nascita a causa di questa complicazione cardiaca diagnosticata in gravidanza. E invece le cose sono andate diversamente.

Data senza speranza, bimba compie un anno e trascorre il suo primo Natale a casa 

Era stata trasportata in un nuovo ospedale alla Vigilia di Natale 2016 e dopo diversi esami proprio il giorno di Natale i medici hanno confermato l’urgenza di un’operazione per il giorno successivo. La piccola è stata in sala operatoria 8 ore per un intervento a cuore aperto per la sindrome ipoplastica e miracolosamente ne è uscita.

Un anno dopo ha potuto trascorrere il suo primo Natale a casa: “E’ magico, sono sulla luna. Sono così felice ma anche tanto emozionata: piango molto, lacrime di felicità” ha raccontato la madre Kayley al Daily Mail.

Durante la gravidanza era stato detto alla mamma che il feto era seriamente malato e che l’opzione era quella di abortire. Eppure lei e suo marito hanno voluto andare fino in fondo e Honey-Rose è nata il 19 dicembre 2016 al Leeds Royal Infirmary.

I medici però avevano deciso che un’operazione sarebbe stata troppo rischiosa e quindi hanno condannato la bimba a morte certa, consigliando i genitori di portarla in un hospice.

Eppure fino a quel momento era riuscita a sopravvivere e non solo qualche ora, ma addirittura qualche giorno: così i genitori hanno lasciato gli altri 3 figli alla nonna e hanno cercato un altro ospedale specializzato a Leeds.

Honey Rose è stata caricata in ambulanza e così quando finalmente si è trovata la struttura, ha potuto essere operata.

Ancora una volta i dottori non erano stati ottimisti: “Ci avevano detto che non avrebbe camminato e che non sarebbe andata a scuola, ma sta già cominciando a camminare” dice Kayley.

Certo, non sempre è facile: “Alcuni giorni ci sentiamo sull’orlo del pianto, altri invece vanno bene. Quando la guardiamo e la vediamo così bella, vogliamo solo farla stare bene” ma sicuramente l’istinto dei genitori ha prevalso sull’opinione dei medici.

E voi unimamme cosa ne pensate?

Intanto vi lasciamo con il post che parla di un “miracolo di Natale”: bambino prematuro torna a casa per le feste. 

Impostazioni privacy