Se pensavate che la tipologia di parto fosse una sola, avrete capito che non è così. Al momento di far nascere il vostro bambino ci sono diverse possibilità: il parto in acqua, il parto indotto, il parto attivo, ecc.
C’è una modalità che può attirare le mamme, ma di cui ancora si conosce poco: il parto in casa. Tale modalità è caratterizzata dal fatto che:
Il parto in casa può essere una soluzione se siete contrarie all’eccessiva medicalizzazione della gravidanza: d’altronde le nostre nonne partorivano così e generazioni di figli sono venuti alla luce senza complicazioni.
Cosa occorre?
E’ bene tenere a portata di mano un telefono per chiamare l’ospedale più vicino in caso di complicazioni.
E’ importante sapere che non in tutta Italia il servizio sanitario copre le spese ostetriche: solo alcune regioni, come Piemonte, Abruzzo, Marche, Lombardia, la provincia autonoma di Trento ed Emilia Romagna, riconoscono anche solo parzialmente un rimborso per le spese, mentre nelle altre la spesa si aggira attorno ai 2000 mila euro, interamente a carico della coppia.
Ma quando invece il parto in casa non è adatto? I casi più comuni sono:
In ogni caso, per chi può e per chi se la sente…che bello essere subito a casa, no?
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