Maria+Montessori%3A+una+donna+che+il+mondo+%26%238220%3Bci+invidia%26%238221%3B
universomammait
/2013/04/17/maria-montessori/amp/
Categoria News

Maria Montessori: una donna che il mondo “ci invidia”

Published by
Michele

La festa della donna è un’occasione che serve a ricordare la lunga storia fatta di ostacoli e  di vittorie che  arriva fino ad oggi, una storia, soprattutto fatta di lotta per ottenere il diritto “ad essere”, inteso come diritto ad essere prese in considerazione, come donne, come madri, come ragazze, come bambine.

E proprio perchè negli anni, grazie agli sforzi di donne prima di noi, abbiamo ottenuto il diritto ad essere prese in considerazione, oggi vediamo riconosciuti i nostri diritti:

  • ci viene data la possibilità di studiare,
  • possiamo scegliere se avere un figlio,
  • con chi,
  • se non averlo, ecc.

Per questo moltivo il giorno dell’8 Marzo credo che sia un‘occasione che vada colta per guardarci, per guardare indietro e osservare la strada fatta. In tale ottica ha un senso più profondo ricordare una donna che ha fatto grande il nostro Paese agli occhi del mondo, che si è distinta per i suoi meriti e che in tempi “impossibili”, in cui alle donne era praticamente preclusa una carriera, è stata in grado di lavorare a un metodo pedagogico che ha rivoluzionato le modalità educative dei bambini di tutto il mondo: Maria Montessori.

Maria Montessori nasce a Chiaravalle nelle Marche nel 1870. La sua famiglia, nel corso degli anni, si sposta prima a Firenze ed in seguito a Roma.  Il padre, ma soprattutto la madre, la incoraggiano agli studi e la giovane Maria si diploma con ottimi voti e   nel 1896 è la prima donna italiana a laurearsi in medicina. La storia narra che i suoi genitori non fossero d’accordo con la scelta che studiasse medicina perchè volevano che diventasse un’insegnante, e che la Montessori dovette chiedere l’aiuto a papa Leone XII, perchè il ministro Baccelli non ne appoggiava l’ingresso.

Nel corso della sua formazione all’ università la giovane Montessori orienta i suoi studi verso la psichiatria e la pediatria, queste scelte si riveleranno fondamentali quando poi incontrerà Giuseppe Montesano, di cui diventerà assistente, supportandolo nel lavoro con bambini affetti da patologie di natura psischica, quei bambini  che venivano allora definiti soggetti “anormali”.

Durante questo periodo il lavoro di ricerca e osservazione sui suoi piccoli pazienti produce risultati molto significativi, che poi più tardi saranno materiali di riferimento nell’elaborazione del celebre metodo Montessori.

Da questo momento in poi ha inizio una carriera costellata di continui successi:

  • apre la prima Casa dei bambini (1907);
  • pubblica il testo che la renderà famosa su un piano sia nazionale che internazionale: “Il metodo della pedagogia scientifica” che propone per la prima volta una prospettiva differente sul bambino, considerandolo come individuo con caratteristiche peculiari da stimolare e sostenere, perchè l’apprendimento potesse avvenire in modo spontaneo;
  • inizia già dal 1913 a seguire personalmente la formazione degli insegnanti da inserire nelle scuole dell’Opera Nazionale Montessori.

I rapporti della Montessori con il fascismo furono controversi, se dapprima la reazione del regime fu di disponibilità e appoggio alla proposta montessoriana, in seguito invece tentò di orientare il programma pedagogico proposto dalla Montessori in una direzione politicizzata e secondo principi non condivisi dalla stessa. Per questo motivo smise di essere appggiata dal regime fascista, e in Germania, durante il nazismo, furono dati alle fiamme i suoi lbri e anche le fotografie che la ritraevano.

La mutata situazione politica costrinse la Montessori ad allontanarsi dall’Italia per farvi ritorno nel 1947. Morì poi in Olanda nel 1952.

Il suo approccio scientifico nell’osservazione dei comportamenti del bambino,  e l’elaborazione di un metodo che restituisse al bambino il suo spazio di automia personale e creativa pone l’accento sul potenziale del bambino a cui l’adulto non è autorizzato in nessun modo a sostituirsi, e che apprende autonomamente e spontaneamente. Una rivoluzione vera e propria in campo scientifico, educativo e sociale.

Detto ciò, è’ semplice comprendere il perchè sia importante da raccontare la storia dei Maria Montessori: per ricordarci da dove veniamo tutte, di quale forza siamo capaci e quanto lontano si arriva con il talento. W le donne! Anzi, buona festa delle donne, non solo l’ 8 marzo, ma tutti i giorni! 🙂

Michele

Recent Posts

  • Salute e benessere bambini

Bambini: il freddo li fa ammalare?

Con il freddo aumentano i malanni di stagione, ma attenzione: non è il freddo la…

5 mesi fa
  • Attualità

Natale a prova di bambino: dalle luci natalizie all’albero, ecco come fare

Il Natale è ormai alle porte e, mentre i bambini non si trattengono più dalla…

6 mesi fa
  • Attualità

Usi il mocio per pulire i pavimenti? Attenzione a non riutilizzare l’acqua sporca, questo trucco ti salva la vita

Da sapere: se usate il mocio per pulire i pavimenti, attenzione a non riutilizzare l'acqua…

6 mesi fa
  • Attualità

Pulire i gioielli di Pandora non è mai stato così facile: ecco tutti i trucchi per farlo al meglio

Se anche tu ami il Pandora ma non sai mai come pulirlo, ecco qual è…

6 mesi fa
  • News

I costumi di Halloween 2023 più richiesti in tutto il mondo: ne vedremo delle belle

La festa più mostruosa dell'anno sta per arrivare, ecco quali sarebbero gli abiti più ricercati…

6 mesi fa
  • Attualità

Bagno sempre profumato: 3 trucchi da sfruttare, dopo averlo pulito accuratamente

Se il tuo bagno ha sempre un cattivo odore e non sai come mandarlo via,…

6 mesi fa