Bimbo naturale: non stiamo arrivando all’esagerazione?

Io non ho niente contro i pannolini lavabili, per carità. Ce l’ho con l’improvvisa “fioritura” di madri che si sono riscoperte bio e green. Da una parte le ammiro, veramente:

  • fanno il sapone in casa,
  • usano solo detersivi che non inquinano,
  • si cuciono le fasce porta bebè da sole,
  • non usano per i pargoli quei bruttissimi pannolini usa e getta, ma solo delicatissimi lavabili dalle forme sgargianti.

Ripeto, io non sono contro il rispetto dell’ambiente, ma penso che così sia un po’ troppo. Proprio ieri mio nonno mi diceva quanto sua mamma impazzisse per lavare ogni giorno i pannolini sporchi dei suoi figli (e di marmocchi ne aveva parecchi) e quindi non capisco perché anche qui, come per ogni cosa, si deve arrivare all’estremismo. Che poi mi chiedo: quanto effettivamente è un credo questa cosa del mangiare bio e dell’allevare figli “naturali” e quanto è invece una moda? 

Le mamme lavoratrici, quegli esemplari di donne multitasking che fanno cinquanta cose messe assieme, hanno tempo e voglia di cuocere nel pentolone il sapone quando magari cascano dal sonno? Io non credo. Eppure è bello riempirsi la bocca di frasi come “per i miei figli solo frutta e verdura a km 0” quando magari si usa l’auto per andare a prenderli a scuola a 2 minuti da casa.

Care donne, voglio spiegarvi una cosa: non siete meno madri perché pensate che sia più pratico e più veloce cambiare vostro figlio con un pannolino “normale”.

Davvero pensate che i vostri figli cresceranno più intelligenti perché gli avete fatto mangiare vegano?

Guardate che hanno fatto molto più male tutti quei litri di lacca che vi siete spruzzate negli anni ottanta quando andavate in discoteca. E scommetto che per voi allora la parola “green” era solo il cognome dell’attore di Beverly Hills 90210.

Chi è d’accordo con me…usi un pannolino usa e getta! 😀

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