Ci domandiamo spesso come dobbiamo comportarci con i figli, man mano che crescono, e non sempre abbiamo le risposte.
Certo siamo coscienti di avere l’onere e l’onore di “formarli”, di farli crescere insegnando loro il rispetto del prossimo, del mondo e di se stessi.
Facile a dirsi, ma non a farsi e i ritmi della vita quotidiana non aiutano: ci catturano e ci fanno perdere di vista le cose importanti.
Allora a volte serve fermarsi, respirare e rifocalizzare. Ecco che questa lettera, trovata sul web, può servire a questo, a rifocalizzare sui figli!
Non datemi tutto quello che vi chiedo.
A volte chiedo solo per riscontrare quanto posso prendere.
Non sgridatemi: vi rispetto meno quando lo fate ed insegnate a gridare anche a me.
Non vorrei imparare a farlo.
Mantenete le promesse, belle o brutte.
Se promettete un premio, datemelo, e comportatevi così anche con le punizioni.
Non mi paragonate mai a nessuno, specialmente a mio fratello o sorella;
se mi fate apparire migliore o peggiore di altri sarò io a soffrire.
Non cambiate parere così spesso su ciò che devo fare;
siate determinati a mantenere la vostra decisione.
Permettetemi di crescere fidandovi delle mie capacità.
Se voi fate tutto al posto mio io non potrò imparare mai.
Non dite bugie in mia presenza e non mi piace che voi mi chiediate di dirle al vostro posto, neanche per darvi una mano.
Questo mi fa sentire male e perdere la fiducia in tutto ciò che mi dite.
Quando sbagliate ammettetelo.
Questo aumenterà la mia stima per voi, mi insegnerete così ad ammettere i miei sbagli.
Trattatemi con la stessa affabilità e spontaneità che avete verso i vostri amici;
essere parenti non vuol dire essere amici.
Non mi chiedete di fare una cosa che invece voi non fate, anche se non lo dite;
non farò mai ciò che voi dite, ma non fate.
Quando voglio condividere una mia preoccupazione con voi, non ditemi:”Non abbiamo tempo per stupidaggini” oppure: “Cose da ragazzi”;
Cercate di capirmi e di aiutarmi.
Vogliatemi bene e ditemelo.
A me piace sentirmelo dire, anche se voi credete che non sia necessario dirmelo.
Abbracciatemi, ho bisogno di sentire il vostro amore, la vostra compagnia e la vostra amicizia in ogni momento.
Insomma unimamme, quale passaggio vi ha colpito di piu’?
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