Batteri: “microrganismi unicellulari, procarioti, di dimensioni solitamente dell’ordine di pochi micrometri, ma che possono variare da circa 0,2 µm dei micoplasmi fino a 30 µm di alcune spirochete”.
Se pensiamo ai batteri molto probabilmente la nostra mente richiamerà termini come “sporcizia” e “malattie”. Sappiamo che ci sono infiniti batteri nel mondo, ma sapete che sono anche nel corpo umano? Detta così fa un po’ paura e, soprattutto a coloro che tengono molto all’igiene, farà venir voglia di farsi la doccia, ma i batteri non hanno necessariamente un’accezione negativa, non sono solo nemici dell’uomo, ma possono essere anche nostri validi alleati.
Nature e PLoS pubblicheranno presto, in 16 pagine, il primo “catalogo dei batteri, virus e micro-organismi” che popolano il corpo umano. I ricercatori hanno intrapreso lo “Human Microbiome Project” per capire in che modo i microbi contribuiscano al funzionamento dell’organismo e rendano l’uomo “umano”.
Il corpo umano contiene circa 100 trilioni di cellule, ma solo 1 cellula su 10 è realmente “umana”; le altre sono batteri, virus e micro-organismi.
“L’uomo che vediamo nello specchio – ha affermato Lita Proctor (National Institutes of Health) – è costituito più da batteri che da cellule umane”.
Più di 200 ricercatori hanno lavorato per mappare i microbi presenti in un organismo sano. L’operazione ha richiesto cinque anni e ha preso in considerazione 18 aree focali nel corpo, tra cui:
Gli scienziati hanno mappato più di 10.000 specie di microbi. I batteri ci “ripagano dell’ ospitalità”, aiutandoci a sopravvivere. Aiutano a sintetizzare le vitamine e gli altri nutrienti necessari, insegnano al nostro sistema immunitario come riconoscere “il nemico”, le infezioni, e producono sostanze anti-infiammatorie che combattono i virus che ci fanno ammalare.
“Questi batteri sono parte della nostra evoluzione – ha affermato Martin Blaser dell’Università di New York – Per quanto ne sappiamo, sono davvero molto importante per la salute dell’uomo e probabilmente anche nella sua malattia”.
I ricercatori sospettano infatti che batteri che normalmente sono “benigni”, in occasioni particolari possano diventare fonte di infezione e malattia. A causare questa “inversione di rotta” sarebbero azioni di disturbo quali l’eccessiva assunzione di antibiotici o l’ossessiva attenzione all’igiene.
“E’ come avventurarsi in un territorio inesplorato – ha affermato George Weinstock della Washington University di St. Louis – Camminare in una foresta e scoprire una nuova specie di farfalle o un nuovo tipo di mammifero o un nuovo tipo di uccello”.
Le 10.000 specie hanno più di 8 milioni di geni, più di 300 volte il numero di geni umani. “Come comunicano con le cellule umane? – ha continuato Weinstock – E come le cellule umane comunicano con i batteri? E’ come se suonassero insieme un concerto e questo ci rende ciò che siamo.” Tante sono le informazioni che si potranno ottenere dall’operazione di mappatura ed una delle prime scoperte sorprendenti è che i microbi presenti nel canale uterino di una donna incinta cambiano poco prima che dia alla luce il bimbo. Il motivo? Così l’organismo della mamma può fornire al corpo del piccolo i primi batteri necessari a vivere. Ancora una volta la natura ci lascia senza parole..non è soprendente?
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