Alcune fonti, però, lo fanno risalire, forse erroneamente, al termine greco emeresia “del giorno” con significato di “neonata”, “bambina”.
Chi porta questo nome è una persona tranquilla e intelligente. Ama trascorrere il suo tempo libero in famiglia e circondarsi di amici. È innocente ma anche ambiziosa. Sembra una persona timida ma in realtà è solo riservata e ama più ascoltare che parlare.
Il suo numero fortunato è il 2.
Varianti del nome:
Per quanto riguarda il santo, il 23 gennaio, si festeggia Santa Emerenziana, vergine e martire, a Roma, vissuta a cavallo tra il III e il IV secolo.
Poche sono le notizie sul suo conto pervenute a noi solo grazie a un autore ignoto del V secolo. Secondo quanto scritto, Emerenziana è stata la sorella di latte di Sant’Agnese, a differenza della quale, però non ha ricevuto il battesimo.
Secondo quanto arrivato a noi è stata lapidata dai pagani, all’epoca delle persecuzioni di Diocleziano, sulla Via Nomentana, a Roma, presso il sepolcro della sorella proprio il giorno in cui si tenevano i suoi funerali.
Insomma, a prescindere dalla storia delle santa, che ve ne pare del nome unimamme? Vi ispira?
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