Purtroppo, però, in molti casi invece che essere solo di supporto e di aiuto ai nostri figli, forse per comodità, forse per fretta, forse per stanchezza, forse perché troppi, tendiamo a sostituirci a loro. Questo è quanto di più sbagliato possa esistere poiché in questo modo li danneggiamo.
Una società britannica che organizza ogni anno un evento circa l’istruzione (Bett educational technology trade-show) ha deciso di contare gli adulti che partecipano a questo fenomeno di massa riscontrando che su duemila partecipanti al sondaggio 1 genitore su 6 ha ammesso che si sostituisce al figlio nello svolgimento quotidiano dei compiti, si legge sul corriere.
Tante le motivazioni nascoste dietro questo fenomeno ma una cosa le accomuna tutte e cioè voler dare una mano ai propri figli…peccato solo non si capisca a che punto fermarsi.
Ben venga ascoltarli durante la ripetizione di un argomento di storia, ben venga spiegare un concetto non molto chiaro, ben venga interrogarlo sulle sue conoscenze ma non andiamo oltre. I nostri figli devono vedere in noi degli alleati e non dei sostituti, delle valide “spalle” con le quali potersi confrontare e alle quali poter chiedere sempre aiuto.
Pensate poi se il compito fatto dal genitore prendesse un brutto voto? O se l’equivalenza calcolata fosse sbagliata? Chi potrebbe riprendersi da una tale onta? Meglio evitare, no?
Aiutiamoli con parsimonia e non andiamo oltre quanto da loro richiestoci, sostituendoci ai loro docenti.
E voi unimamme che ne pensate? Siete d’accordo con noi?
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