Tutti i passanti, o quasi, dopo un iniziale momento di sgomento si sono prodigati nei suoi confronti e hanno cominciato a privarsi dei loro indumenti per donarli al povero bimbo intirizzito, chi ha dato i guanti, chi la sciarpa e chi, addirittura, il giubbotto. Ma cosa succederebbe se il bambino invece che ad Oslo si trovasse in Siria? Questo è l’interrogativo che si pone l’associazione che sta portando avanti una campagna di raccolta indumenti proprio per i bambini siriani.
Non vi nascondo, care unimamme, che nel vedere il video mi sono commossa per l’animo buono e altruista delle persone. Ma, secondo voi, sarebbe successa la stessa cosa anche qui in Italia? Io credo di si!
L'articolo esplora l'uso della cardioaspirina in gravidanza, evidenziando come sia uno strumento utile per prevenire…
Questo articolo offre una guida dettagliata per riconoscere i segni del travaglio, distinguendo tra contrazioni…
"Brodi e zuppe calde possono accelerare la guarigione dall'influenza, grazie all'idratazione, ai nutrienti e agli…
"Scopri come decifrare il tuo ciclo mestruale osservando il muco cervicale, un indicatore quotidiano che…
Questo articolo offre consigli pratici per viaggiare in auto con i bambini, sottolineando l'importanza della…
"L'ascesa globale delle famiglie DINK (Dual Income, No Kids) riflette un cambiamento nelle priorità delle…