Più della metà dei campioni analizzati contengono questo metallo potenzialmente tossico per il sistema nervoso e in quantità che arrivano fino al 30% del limite accettabile.
L’allarme in Italia è stato lanciato dal settimanale “Salvagente” solo qualche giorno fa.
Molti dei latti analizzati sono prodotti largamente distribuiti sia in Europa che in Italia. I campioni analizzati sono stati:
La percentuale di alluminio riscontrata è in alcuni casi molto alta, ecco i risultati del test:
Se consideriamo i risultati le concentrazioni sono basse in rapporto alla dose giornaliera tollerabile stabilita dall’ Efsa, l’Autorità europea della sicurezza alimentare. Questi limiti però sono fissati sull’intera popolazione, non per categoria o classe di età. Insomma, non è stata definita una dose tollerabile specificatamente per i lattanti.
Inoltre molti studi hanno messo in luce che la dose tollerabile fissata come standard non può valere anche sui lattanti, questo perchè i bambini sono molto più sensibili degli adulti a queste sostanze.
Infine, ad aggravare queste considerazioni, in letteratura scientifica non è stato ancora provato che l’alluminio sia innocuo per la salute. E’ proprio questo ultimo aspetto ad alimentare un allarme pubblico sul tema.
Per questi motivi studiosi e consumatori chiedono più trasparenza da parte dei produttori e indicazioni chiare sulla presenza di alluminio sulle confezioni, oltre che maggiori controlli.
Voi Universomamme cosa ne pensate? Scriveteci di vostre conoscenze in merito.
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