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Categoria News

Maternità e droghe leggere: confessione di una fumatrice di marijuana

Published by
Maria Sole Bosaia

Ci vuole un bel coraggio, da parte di una mamma, per fare coming out riguardo i propri vizi.

Se poi si tratta di “erba”, allora la musica cambia e le orecchie di drizzano, perché anche se si parla da uno stato americano in cui questa abitudine è stata legalizzata, il Colorado per l’esattezza, non dev’essere facile parlarne in modo disinvolto.

Kiri Westby però è una donna capace di osare e che, soprattutto, non ama nascondersi dietro un velo di ipocrisia.

Kiri, innanzitutto, ci tiene a smentire completamente l’immagine classica di una che fuma marijuana tutto il giorno e stenta a tirarsi già dal divano alle 2 del pomeriggio.

La blogger dichiara che questa abitudine è molto più comune di quanto si pensi e che spesso le capita di notare che anche altre mamme ne fanno uso, ma non riescono a parlarne apertamente, come farebbero se si trattasse di bere un bicchiere insieme.

Essere madri è un compito duro e talvolta difficile, se a fine giornata una donna in questa condizione si beve un bel bicchiere di Martini per ritemprarsi nessuno la criticherà, nessuno la stigmatizzerà a livello sociale per questo.

Persino gli show in tv sembrano essere più avanti di una certa mentalità ristretta, ad esempio in Parenthood, una serie che viene trasmessa anche da noi,in una puntata i figli ventunenni della coppia si presentano strafatti alla cena di famiglia. Il problema, come sottolinea acutamente Kiri, non è che i figli abbiano fumato, ma la circostanza.

I genitori odierni che vivono in Colorado e California si trovano a far fronte a una situazione finora inedita: i loro figli cresceranno in un mondo dove la marijuana è legalizzata. Presto sorgeranno anche negozi dove la si potrà acquistare.

Non parlarne o fare finta di ignorare il problema secondo Kiri è la mossa peggiore, perché da ragazzina, assieme al fratello, dava la caccia alla misteriosa erba fumata di nascosto dai genitori.

Il dilemma non è trascurabile, nascondere che si fuma erba lo rende ancora più attraente, ma parlandone apertamente sembra di apparire come genitori irresponsabili.

L’unica via possibile, secondo Kiri, è essere completamente onesti con i figli e con se stessi, perché la vergogna e la segretezza provocano gli stessi sintomi e se non si vuole che, un giorno, i propri figli abusino di marijuana, allora sarà necessario iniziare a parlarne.

E voi care unimamme cosa ne pensate delle questioni sollevate da Kiri? Avete mai provato droghe leggere? Siete proibizioniste o permissive? Cosa dite ai vostri figli?

Se la marijuana fosse legalizzata anche qui come vi comportereste?

Dite la vostra se vi va.

 

 

Maria Sole Bosaia

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