Risolvere un contrasto interpretativo non è cosa semplice. Lo sanno sicuramente all’interno della Corte di Cassazione che ha stabilito in una sentenza che offrire soldi a un minore in cambio di sesso non è induzione alla prostituzione.
Un chiarimento che farà discutere visto che rischia di andare a sfavore dei minori vittime di queste offerte e che invece fa cadere un capo d’accusa nei confronti degli imputati.
Per la Cassazione infatti “La condotta consistente nel promettere o dare denaro o altra utilità, attraverso cui si convinca una persona di età compresa tra i quattordici ed i diciotto anni ad intrattenere rapporti sessuali esclusivamente con il soggetto agente, integra gli estremi della fattispecie di cui al comma secondo dell’art. 600 bis cod pen., e non quella di induzione alla prostituzione minorile di cui al comma primo dello stesso articolo”.
Tra i reati da contestare quindi va tolto quello di induzione alla prostituzione che si riferisce esclusivamente al caso in cui un soggetto spinga a prostituirsi un altro individuo o un minore verso un soggetto terzo, ma non l’induttore stesso.
Alla luce dei continui casi di abusi e prostituzione minorile è difficile capire le ragioni di questo cavillo logico che forse applica alla lettera quello per cui la legge è nata, ma lascia trasparire un fin troppo diffuso odore d’impunità di cui in Italia non abbiamo davvero bisogno.
E voi unimamme, ma anche papà, cosa ne pensate?
Con il freddo aumentano i malanni di stagione, ma attenzione: non è il freddo la…
Il Natale è ormai alle porte e, mentre i bambini non si trattengono più dalla…
Da sapere: se usate il mocio per pulire i pavimenti, attenzione a non riutilizzare l'acqua…
Se anche tu ami il Pandora ma non sai mai come pulirlo, ecco qual è…
La festa più mostruosa dell'anno sta per arrivare, ecco quali sarebbero gli abiti più ricercati…
Se il tuo bagno ha sempre un cattivo odore e non sai come mandarlo via,…