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Categoria News

#BringBackOurGirls: liberate le ragazze nigeriane rapite

Published by
Francesca Nicoletti

Oltre 270 le giovani donne rapite dal gruppo musulmano Boko Haram nello scorso aprile, nella scuola di Chibok, tutte con un’età compresa tra i 12 e i 17 anni di età, “colpevoli” solo di desiderare un’istruzione, alcune delle quali, purtroppo, già vendute per pochi dollari in Ciad, Nigeria e Camerun a persone sicuramente prive di scrupoli. Purtroppo solo 53 di queste sfortunate ragazze sono riuscite a sfuggire al rapimento.

Malala, la giovane coraggiosa ferita dagli estremisti perché difende il diritto all’istruzione delle donne del suo Paese, ha promosso la campagna web #BringBackOurGirls con la speranza di smuovere gli animi delle persone che contano affinchè quelle povere ragazze rapite possano tornare, sane e salve, dai propri familiari. A questa iniziativa ha preso parte anche il Segretario di Stato degli Stati Uniti d’America, Hilary Clinton che ha fatto suo quanto sostenuto dalla sedicenne Malala.

Intanto, purtroppo, il folle leader del gruppo islamista Boko Haram, Abubakar Shekau sostiene che queste ragazze faranno la fine per loro voluta da Allah, saranno ridotte in schiavitù, vendute e date in moglie. Egli stesso, infatti, ha dichiarato in un video di circa un’ora “Ho rapito le vostre ragazze e le venderò al mercato, come vuole Allah“.

Ad oggi sembra che le oltre 200 studentesse siano in vendita sul mercato di esseri umani e molte addirittura siano state costrette a sposare gli uomini di Boko Haram.

Per fortuna, però, tante le donne che si sono unite in marcia per chiedere al Governo di muoversi affinchè le ragazze rapite ottengano la libertà. Questa marcia di protesta è stata voluta dall’organizzazione Donne per la Pace e la Giustizia.

Anche il nostro neo ministro degli Esteri Federica Mogherini si è mossa in questa direzione lanciando un appello alla mobilitazione dell’intera comunità internazionale e, come ha fatto anche il presidente nigeriano Goodluck Jonathan, ha detto “Chiederò al prossimo consiglio Affari esteri, a Catherine Ashton e ai colleghi una forte iniziativa politica in sostegno alla “liberazione delle ragazze“.

Intanto dalla notte in cui le ragazze sono state rapite sono passati oltre 20 giorni e la sorte di molte di loro, purtroppo, è  stata già segnata. Augurandoci che presto queste giovani donne ritrovino la loro libertà chiediamo a voi il vostro parere. io non riesco a capacitarmi che delle ragazze giovani, molte delle quali ancora bambine, si debbano trovare a vivere una realtà del genere. E voi?

Francesca Nicoletti

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