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Salute e benessere bambini

Bambini protetti: come evitare gli effetti precoci e tardivi dei raggi del sole

Published by
Michele

Fotoprotezione Adorable girl at beach applying sunblock cream Protezione solareFotoprotezione Adorable girl at beach applying sunblock cream Protezione solare

Anche quest’anno ai primi raggi di tepore il primo pensiero è quello di correre al mare e “asciugarsi”dal freddo estivo.

Per qualche studioso di Harvard questo tanto desiderato ricorso alla tintarella potrebbe essere accostato addirittura ad effetto droga, ma dipendenza o non dipendenza, l’esposizione al sole è quasi certa per moltissimi di noi quindi, oggi abbiamo deciso di parlare di come proteggere noi e i nostri piccoli dai raggi solari.  

Proteggere i bambini piccoli dall’esposizione al sole: il rischio è il tumore della pelle

Proteggersi durante l’esposizione al sole è sempre importante soprattutto:  

  • al mare
  • in montagna.

Per alcuni tipi di pelle o per persone (es. gli albini) che sono state sottoposte a trattamenti terapeutici o cosmetici, la prevenzione è ancora più importante.

Non bisogna dimenticare che gli effetti provocati dalla radiazione solare sono tanti essere tanti e di due tipi:

EFFETTI PRECOCI:

  • eritema solare

EFFETTI TARDIVI:

  • invecchiamento della pelle o photoaging;
  • insorgenza di tumori della pelle causati dall’esposizione prolungata o reiterata agli ultravioletti A e B.

La  fotoprotezione serve proprio a limitare il rischio di insorgenza dei tumori alla pelle.

Questa può essere praticata attraverso:

  • schermi fisici: costituiti da polveri naturali che riflettono e diffrangono le radiazioni.
  • schermi chimici: assorbono determinate lunghezze d’onda della luce.

Ricordiamo che anche la pigmentazione della pelle è un fotoprotettore, la nostra carnagione infatti è il nostro naturale schermo contro le scottature.

Arriviamo quindi ai consigli:

1. scegliere un buon antisolare:

  • considerate che l’antisolare va scelto in base in base alla vostra tipologia di pelle, e cioè al fototipo. I fototipi con valori più bassi (I, II, III) devono utilizzare fattori di protezione più elevati;
  • scegliete antisolari con un ampio spettro di assorbimento, che coprano quindi tanto la banda dei raggi UVA che degli UVB;
  • preferite i prodotti con fattori di protezione più alti tenendo presente che non esistono protezioni o schermi totali e che per legge la protezione massima dichiarabile è di 50 per gli UVB;
  • valutate la resistenza dei prodotti rispetto ad altri fattori come l’acqua e il sudore;
  • considerate la persistenza del prodotto;
  • non dimenticate che lo schermo va applicato ripetutamente, ogni 2 ore e dopo il bagno;
  • scegliere una formulazione tollerata. Oggi ci sono a disposizione non solo creme, ma anche latti, spray, gel, verificate la formula a voi più indicata.

2- Consigli per l’esposizione dei più piccoli:

  • diversi studi hanno dimostrato che l‘esposizione intensa in giovane età (<15 anni) esercita effetti assai più nocivi ai fini del rischio di tumori della pelle. Infatti, la quantità di melanina prodotta è minima nelle prime fasi della vita e poi aumenta progressivamente con lo sviluppo. Il rischio di tumore della pelle sarebbe in gran parte determinato dal modo in cui l’individuo è stato protetto dalle radiazioni UV nei primi anni di vita!
  • i soggetti chiari e con capelli rossi dovrebbero rinunciare all’abbronzatura
  • evitare l’esposizione tra le ore 11:30 e 15:30 quando la concentrazione dei raggi UV è maggiore
  • evitare le posizioni immobili: mamme non facciamo dormire mai il bambino sotto il sole!
  • evitare i prodotti che stimolano l’abbronzatura
  • ricordate che l’ombrellone o il bagno in acqua non sono una protezione efficace
  • non utilizzare prodotti  fotosensibilizzanti come farmaci, cosmetici, profumi
  • aumentare progressivamente la durata dell’esposizione, di 15-30 minuti al giorno
  • partire all’inizio con fattori di protezione elevati per diminuire solo quando si è sviluppata una abbronzatura sufficiente
  • scegliere un prodotto ben tollerato e cosmeticamente accettabile onde evitare il rifiuto dell’applicazione da parte del bambino
  • consultare il dermatologo per consigli specifici nel caso di bambini affetti da patologie cutanee o sistemiche associate a fotosensibilità.

3- Perché il sole è importante

Proteggersi è importante, ma ricordiamo sempre che il sole, se ci si espone con consapevolezza e prudenza, non è un nemico ma un “terapeuta”:

  • aiuta infatti a produrre la vitamina D, che ha una valenza antirachidica,
  • e migliora anche alcune dermatosi come la dermatite atopica e la psoriasi
  • e infine ha un grande effetto antidepressivo.

Allora unimamme, è stato utile approfondire questo tema? Eravate a conoscenza di queste informazioni che riguardano direttamente i pericoli dell’esposizione solare per i più piccoli?

Vi lasciamo con un video incredibile che mostra “come ci vede il sole”.

Michele

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