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Categoria Salute e benessere bambini

Allarme morbillo: aumentano i bambini malati. Tutta “colpa” della Rete?

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Valentina Colmi

Il Morbillo: è considerata una malattia innocua, ma purtroppo i casi di bambini ammalati nel 2014 sono aumentati, passando – come riporta l’articolo de La Stampa – dai 700 casi del 2013 a 1.047 da inizio anno, anche se i dati non sono completi perché si riferiscono solo fino ad aprile.

Un aumento preoccupante, che fa pensare i medici riuniti a Palermo, al Congresso italiano di pediatria.

Nel complesso anche in Europa si sono registrati diversi focolai, così come negli Stati Uniti.

Questo per via delle false informazioni diffuse attraverso Internet secondo le quali i vaccini provocherebbero l’autismo: sappiamo invece che non è così e che per aver associato i vaccini all’autismo il medico inglese Andrew Wakefield è stato radiato 15 anni fa dall’albo dopo aver falsificato i dati del suo studio sull’argomento.

Anche la sentenza del 2012 del tribunale di Rimini che ha stabilito un risarcimento per una coppia di genitori che accusava il vaccino di aver provocato l’autismo del figlio, ha contribuito alla scelta di non vaccinare.

Il vaccino trivalente – morbillo, parotite e rosolia – non è infatti obbligatorio, ma fortemente consigliato. Nei casi più gravi infatti può portare all’encefalite e quindi quasi sicuramente alla morte. Se preso poi da adulti le complicanze possono essere maggiori, con ricoveri in ospedale.

Per far fronte al problema l’Organizzazione  Mondiale della Sanità ha dato vita ad una Commissione di esperti che possa attuare un Piano di prevenzione a livello europeo, a cui hanno aderito 53 Paesi dell’UE e altri Stati del mondo per eliminare morbillo e rosolia entro il 2015.

In Italia la copertura contro il morbillo è complessa:

  • se infatti per la prima dose è buona, anche se non ottimale,
  • per la seconda è nettamente inferiore agli standard richiesti, perché è stata introdotta solo nel 2005.

L’unico modo comunque di prevenire queste malattie – di recente c’è stato inoltre un focolaio di pertosse in Inghilterra – è la vaccinazione.

E voi unimamme? Avete fatto vaccinare i vostri figli? Siete preoccupate?

Valentina Colmi

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