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Neonato

Pianto dei bambini: la risposta delle mamme dipende dalla loro infanzia

Published by
Maria Sole Bosaia

Unimamme, oggi vogliamo parlarvi di una ricerca riguardante il modo in cui le mamme rispondono al pianto dei bimbi.

Lo studio, che è stato condotto dai ricercatori dell’Università del Nord Carolina, con il contributo del Fuller Theological Seminary e quelli della Hebrew University di Gerusalemme, ha cercato di stabilire le caratteristiche che distinguono le madri che rispondono in modo sensibile al pianto dei figli e quelle che non lo fanno.

Esther M. Leerke, professoressa della University of North Carolina, a capo della ricerca, sottolinea che rispondere in modo attento al pianto dei bambini è un compito difficile ma molto importante. Lei stessa riconosce che a volte le madri possono incontrare difficoltà a controllare la propria angoscia e a interpretare il pianto del bambino come un tentativo di comunicare disagio.

Pianto dei bambini e risposta delle madri: uno studio

Ecco come si è svolto lo studio:

  1. sono state monitorate 259 neomamme di una certa gamma di profili razziali e socio economici dalla gravidanza ai 6 mesi del bimbo
  2. le mamme hanno compilato questionari sulle loro personalità, le caratteristiche emotive, le esperienze infantili con i genitori
  3. alle mamme sono stati fatti vedere 4 video di bambini che piangevano monitorando conduttanza cutanea e frequenza cardiaca

Risultati della ricerca:

Successivamente le mamme hanno risposto a delle domande su cosa pensavano e sentivano nei confronti del pianto dei bimbi dando i seguenti risultati:

  1. mamme orientate al bambino: quelle che potevano identificare il malessere del bimbo, mostrando segni di empatia per il piccolo e pensando che il pianto dei neonati fosse il loro modo di comunicare
  2. mamme orientate al pensiero del pianto: quelle che pensavano che il pianto fosse un fastidio e un tentativo di manipolazione

Altri dati sono emersi dallo studio:

  1. le mamme che avevano sperimentato depressione o difficoltà a controllare le proprie emozioni rispondevano al pianto concentrandosi su se stesse
  2. le mamme che rispondevano al pianto con maggiore stress tendevano a focalizzarsi su se stesse e rispondere negativamente

La ricerca, come si legge su Science Daily, ha evidenziato quindi che quando le mamme hanno avuto esperienze positive con chi doveva occuparsi di loro nell’infanzia o che hanno avuto esperienze negative ma le hanno superate affrontandole, si ritrovano ad essere orientate ai bisogni del piccolo e più sensibili nei suoi confronti.

E voi unimamme cosa ne pensate di questi risultati, che suggeriscono che ci debba essere formazioni per i neogenitori e supporto?

Se avete qualche problema col pianto dei vostri piccoli potreste guardare i nostri suggerimenti sul perché i neonati africani siano meno inclini a scoppiare in lacrime.

 

Maria Sole Bosaia

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