Care unimamme, oggi festeggiamo Vincenza. Questo nome deriva dal latino “Vincentia”, il genere femminile dell’aggettivo “Vincentius”, e significa significa persona “vincente“, “che conquista“. Il suo significato è quindi analogo a quello di altri nomi, come ad esempio Vittoria.
Chi porta questo nome è una persona che predilige le attività manuali per esprimersi, e Vincenza riesce a farlo con grande creatività. Non è tanto interessata a due cose: lo sport e le grandi compagnie. Ama infatti trascorrere il suo tempo con persone fidate, gli amici intimi e la famiglia e per questi è sempre disponibile.
Varianti del nome:
Varianti al maschile:
Simboli associati al nome
In questo giorno, 11 novembre, festeggiamo e ricordiamo la vita di Beata Vincenza Maria Poloni. Madre Vincenza, è nata a Verona, in piazza delle Erbe, il 26 gennaio 1802 ed è stata battezzata lo stesso giorno nella vicina chiesa di Santa Maria Antica alle Arche Scaligere.
Ultima di 12 figli, cresce in un ambiente cristiano e impegnato nell’aiuto del prossimo. Proprio l’attenzione agli altri, ed il suo grande spirito di sacrificio sono sicuramente i tratti caratterizzanti di questa Beata dai grandi valori e spessore alla fede.
Nella sua giovinezza aiuta il papà nelle attività caritative e conosce don Carlo Steeb, uomo proveniente dal luteranesimo divenuto in seguito cattolico. A lui Vincenza confida le sue aspirazioni profonde, i suoi desideri e soprattutto la sua costante ricerca della volontà di Dio, presupposto del suo cammino di santità.
E’ stato proprio lui a introdurla ad particolare cammino di fede. Dopo averla messa a dura prova nel servizio alle persone anziane e ammalate del ricovero cittadino, la accompagna nel diventare “Fondatrice” di un Istituto religioso rivolto alla cura dei poveri e bisognosi di aiuto. “Mani pietose” – la chiamava don Carlo.
Il 10 settembre 1848 Vincenza assume questo compito fondando le “Sorelle della Misericordia”.
Ancora oggi le Sorelle della Misericordia sono presenti a Mantova: nell’educazione con la scuola dell’infanzia “Mons. Martini”, nell’assistenza agli anziani con la R.S.A. “Casa Pace”, con la comunità “Mons. Martini” di piazza Stretta, con l’impegno nelle attività di pastorale della parrocchia del Duomo e con il volontariato presso la Casa Circondariale di Mantova. Una vita dedicata totalmente ai bisognosi la sua, che ha lasciato un profondo segno visibe sin ai nostri giorni attraverso chi ha continuato la sua missione.
Care Unimamme, vi piace questo nome battagliero? Conoscevate di questa donna così amorevole la cui vita è tutt’oggi esempio visibile per molti?
(fonte: santiebeati)
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