%26%238220%3BTi+ho+assunto+sperando+non+potessi+avere+figli%26%238221%3B.+Commessa+fiorentina+vince+l%26%238217%3Bappello+contro+la+datrice+di+lavoro
universomammait
/2015/08/01/ti-ho-assunto-sperando-non-potessi-avere-figli-commessa-fiorentina-vince-lappello-contro-la-datrice-di-lavoro/amp/
Categoria News

“Ti ho assunto sperando non potessi avere figli”. Commessa fiorentina vince l’appello contro la datrice di lavoro

Published by
Valentina Colmi

 


 

“Ti ho assunto sperando fossi sterile ed è solo grazie alle terapie che me lo hai tirato in c…”. Parole di grande disprezzo quelle usate da una direttrice di un centro commerciale di Firenze nei riguardi di una dipendente, madre a 40 anni di due gemelline avute grazie alla fecondazione in vitro.

I fatti risalgono al 2010 quando la donna, una commessa in un negozio di telefonia di un centro commerciale, ritorna al lavoro dopo la maternità. L’orario è a tempo pieno – 15.30/22.10 – visto che dalla titolare le viene negata la possibilità di avere il part time. Sono passati appunto tre giorni dopo il rientro quando la mamma avvisa la datrice di lavoro che non sa se riuscirà ad arrivare in tempo per colpa di un imprevisto di salute di una delle due figlie. Per questo dovrà andare in ospedale. La capa della mamma incomincia allora ad insultarla con parole molto pesanti: “Per colpa tua e dei tuoi figli ho dovuto assumere un’altra persona, se non vieni al lavoro alle 15.30 in punto ti faccio il culo, mi sono rotta i c… di te e dei tuoi figli e non me ne frega un c… se tua figlia sta male, procurati una fottuta baby sitter, vendi l’auto se non puoi pagartela, devi rientrare al lavoro di corsa e stai attenta perché questo è l’ultimo avvertimento che ti do”. La telefonata è in viva voce e anche la sorella ascolta tutto.

La donna per fortuna riesce ad arrivare in orario e si scusa, chiedendo però spiegazioni sulla telefonata. Per tutta risposta, invece di scusarsi, la superiore rincara la dose dicendo appunto che sperava che non potesse avere figli in modo da non avere problemi sul lavoro. La donna ha quindi deciso di andare in causa: in primo grado ha perso ed è stata condannata a pagare le spese processuali alla direttrice del negozio e a suo marito, il titolare. In appello la sentenza è stata completamente ribaltata e la donna avrà un risarcimento di 10mila euro perché le accuse della sua datrice di lavoro – banali diverbi per il giudice di primo grado – sono stati giudicati mobbing vero e proprio.

 

E voi unimamme cosa ne pensate?

(Fonte: la Repubblica.it)

Valentina Colmi

Recent Posts

  • Salute e benessere bambini

Bambini: il freddo li fa ammalare?

Con il freddo aumentano i malanni di stagione, ma attenzione: non è il freddo la…

4 mesi fa
  • Attualità

Natale a prova di bambino: dalle luci natalizie all’albero, ecco come fare

Il Natale è ormai alle porte e, mentre i bambini non si trattengono più dalla…

6 mesi fa
  • Attualità

Usi il mocio per pulire i pavimenti? Attenzione a non riutilizzare l’acqua sporca, questo trucco ti salva la vita

Da sapere: se usate il mocio per pulire i pavimenti, attenzione a non riutilizzare l'acqua…

6 mesi fa
  • Attualità

Pulire i gioielli di Pandora non è mai stato così facile: ecco tutti i trucchi per farlo al meglio

Se anche tu ami il Pandora ma non sai mai come pulirlo, ecco qual è…

6 mesi fa
  • News

I costumi di Halloween 2023 più richiesti in tutto il mondo: ne vedremo delle belle

La festa più mostruosa dell'anno sta per arrivare, ecco quali sarebbero gli abiti più ricercati…

6 mesi fa
  • Attualità

Bagno sempre profumato: 3 trucchi da sfruttare, dopo averlo pulito accuratamente

Se il tuo bagno ha sempre un cattivo odore e non sai come mandarlo via,…

6 mesi fa