Residenti invitano gli eroinomani a “bucarsi piu’ in là”, per i bambini

cartello agli eroinomani

Cari unigenitori, torniamo a parlare di droga, questa volta però non per riportare dati e rischi, ma per raccontarvi cosa hanno escogitato dei condomini, molti dei quali genitori, per affrontare un problema conosciuto ai più’.

Siamo a Bologna e nel centro della città la presenza, o meglio il bivacco, di giovani eroinomani crea comprensibile disagio. Ma i residenti non si sono lasciati prendere da sacri furori, non hanno imbracciato fucili o brandito forconi. Hanno cercato la via del dialogo, o almeno alcuni di loro. Hanno infatto affisso sui portoni una lettera, un invito a prendere in considerazione location diverse da quelle dove sono soliti stazionare.

Ecco il testo dell’invito:

GENTILISSIMI CONSUMATORI DI CRACK ED EROINA

Speriamo capiate che in queste vie vivono diversi bambini che faticano a capire cosa state facendo tutti i giorni sui gradini  di casa e perché. 

Capiamo che i comodi gradini siano particolarmente invitanti, ma ci teniamo a farvi notare che il nostro passaggio frequente comporti per voi la necessità continua di alzarvi e pulire i gradini scusandovi.

Al contempo, nella vicina via Selmi non vi sono appartamenti abitati. Così potreste approfittare di un ambiente più tranquillo e rilassato, e contemporaneamente consentire un innalzamento del gradimento della vostra presenza tra i residenti.

Contiamo sulla vostra comprensione, buon viaggio.

In un Paese dove le Istituzioni sono sempre più assenti, lontane dal cittadino comune, si assiste sempre più ad un agire autonomo, ad un fai da te che dovrebbe scuotere le coscienze di chi ci governa. Pura utopia.

Assistiamo a cittadini che imbracciano ramazze per pulire le strade del proprio quartiere, mamme e papà che riparano serrande e ritinteggiano i muri delle scuole dei propri figli, altri che organizzano ronde per il controllo del territorio. E poi ci sono residenti che affiggono avvisi per risvegliare il buon senso dei tossicodipendenti che vagano come zombi per le strade dove vivono i bambini.

Sembra di vivere in un racconto di Kafka, camminare per la propria città e vivere con il degrado, affrontandolo con la logica dove una logica non c’è. Sì perché non ha senso vivere con questi disagi quando noi paghiamo le tasse per avere dei servizi che offrano pulizia, assistenza e sicurezza. Tutto questo manca da tempo e noi lo affrontiamo come se fosse giusto fare così.

Qualcuno, come l’autore del messaggio inviato ai tossicodipendenti, usa l’ironia e allora non perdiamoci d’animo e contando su un risveglio delle coscienza chiudiamo augurando a tutti buon viaggio.

E voi unigenitori, cosa ne pensate di questa trovata? Avrà l’effetto desiderato?

 

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