“I giorni che non avrai mai”: l’ironica riflessione di una mamma

giorni di una mammaQuali sono i momenti che più caratterizzano la vita di noi mamme, soprattutto nei primi anni dei nostri figli? Quante di noi si sforzano di essere “mamme da manuale”, offrendo ai nostri pargoli il cibo migliore, il tempo migliore, la cura migliore, il programma migliore, ma poi inesorabilmente non lo siamo, semplicemente perché non lo possiamo essere. Siamo mamme imperfette, tutte ed è giusto che sia così.

Una mamma, Giada Sundas, è riuscita a spiegarlo in maniera originale ed esilarante.

Giada é una mamma di appena 23 anni, con una figlia di 2, Mya, che sa raccontare l’essere mamma oggi in un modo tutto suo.  La sua pagina Facebook è infatti seguita da molte, moltissime mamme che si ritrovano in ciò che lei scrive.

“I giorni di una mamma”: il post ironico di Giada Sundas

Tra i vari post di Giada, uno recente sta facendo letteralmente il giro del web: solo dalla sua pagina è stato condiviso più di 15 mila volte, ma in realtà viene copiato da molti anche senza citarla.

Motivo in più per invitarvi a seguirla sulla sua pagina Facebook.

Ecco intanto la “geniale” riflessione di Giada:

Ci saranno giorni in cui servirai in tavola polpette di quinoa biologica e lenticchie rosse decorticate cotte con la bora estiva, altri in cui gli rifilerai i Saikebon reidratati con la Ferrarelle;
Ci saranno giorni in cui misurerai la temperatura del bagnetto in tre diversi momenti per assicurarti che sia compresa tra i 37.2 e i 37.4 gradi, altri in cui Caronte traghetterà le anime sulla tua vasca;
Ci saranno giorni in cui in borsa avrai i fazzoletti lenitivi multistrato ad effetto seta con sentore balsamico e pasta emolliente per narici screpolate, altri in cui gli asciugherai il mocio con un salvaslip;
Ci saranno giorni in cui vi siederete insieme a guardare le stesse puntate di Masha e Orso già viste sei volte, altri in cui dalla cucina urlerai STOCAZZO quando Dora l’esploratrice chiederà cos’è quello;
Ci saranno giorni in cui organizzerai attività ludico-pedagogiche con sabbie cinetiche filippine e liane della tundra, altri in cui lo convincerai che passare l’aspirapolvere è il massimo dello spasso;
Ci saranno giorni in cui farà merenda con una mela golden del sudtirolese arrivata per mano propulsiva di un tiratore scelto al grido di MARLENE, altri in cui raschierà con gli incisivi il centro dei ringo;
Ci saranno giorni in cui sarà impeccabile in abiti stirati e perfettamente coordinati cromaticamente e con un golfino di cachemire legato sulle spalle alla golf club, altri in cui gli basterebbe gridare WILSOOON e sarebbe subito un Oscar e due Golden Globe;
Ci saranno giorni in cui racconterai con trasporto e con hollywoodiana interpretazione i Musicanti di Brema accanto al suo letto, altri in cui gli leggerai dal bugiardino gli effetti anche gravi del Lisomucil;
Ci saranno giorni in cui gli lascerai ascoltare la stessa canzone in loop per cinque ore, altri in cui gli annuncerai con espressione addolorata com’è morto Alvaro Soler;
Ci saranno giorni in cui ti diletterai in articolate spiegazioni accademiche ai suoi quesiti sulla vita, altri in cui PERCHÉ SÌ OCCHEI? sarà il meglio che riuscirai a fare;
Ci saranno giorni in cui sfoggerà una complessa struttura di treccine, boccoli e fiocchetti, altri in cui andrà all’asilo con i capelli legati con lo spago del Bon Roll;
Ci saranno giorni in cui avrai stilato un dettagliato itinerario e avrai organizzato la linea d’azione la sera prima, altri in cui lo tirerai giù dal letto urlando, gli farai fare colazione con gli avanzi di cibo che troverà in macchina e gli laverai la faccia nella fontanella della scuola;
Ci saranno giorni in cui trascorrerai quattro ore ai fornelli per preparare una complessa ricetta e presentarla riproducendo il bacio di Klimt e sarai ripagata con la totale indifferenza, altri in cui riceverai i complimenti per i fusilli olio e parmigiano;
Ci saranno giorni in cui intonerai la più soave ninna nanna scritta di tuo pugno a mezzo soprano, altri in cui gli intingerai la federa nel cloroformio;
Ma non ci saranno mai, mai giorni in cui potrai fare la cacca da sola.

E voi unimamme, vi ritrovate in ciò che ha scritto? Noi si e non siamo le uniche!

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