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Il cibo caduto per terra si può mangiare se raccolto subito? Si, ma non sempre

Published by
Maria Sole Bosaia

Unimamme e unipapà, molto probabilmente vi sarà capitato di raccogliere del cibo, tipicamente una caramella, caduto a terra per poi restituirlo ai piccoli, o mangiarlo voi.

Cosa fare con il cibo caduto a terra

Ora una ricerca pubblicata su Science Daily sottolinea come la convinzione che questa operazione debba avvenire in 5 secondi sia errata. Può accadere infatti che la contaminazione avvenga in meno di 1 secondo.

Donald Schaffner, professore e specialista in scienza dell’alimentazione, ha pubblicato i risultati della sua indagine su Applied and Environment Microbiology.

“Noi abbiamo deciso di compiere una ricerca perché questa pratica è molto diffusa. Il soggetto può sembrare leggero ma noi volevamo che i risultati fossero sostenuti da una solida scienza”.

Ecco come si è svolto lo studio:

sono state esaminate 4 superfici

  • acciaio immacolato
  • mattonelle di ceramica
  • legno
  • moquette

e 4 diversi cibi:

  • cocomero
  • pane
  • pane e burro
  • caramelle appiccicose

Sono stati considerati 4 diversi intervalli di tempo:

  • meno di 1 secondo
  • meno di 5 secondi
  • meno di 30 secondi
  • meno di 300 secondi

Poi gli scienziati hanno fatto crescere un germe, l’Enterobatterio aerogenes, un cugino della salmonella, presente nel sistema digerente degli uomini.

Tutte le superfici sono state trattate con il batterio ma sono state fatte asciugare prima che i campioni di cibo sono stati fatti cadere e lasciati per i periodi di tempo oggetto di studio.

Sono stati quindi mescolati i vari scenari per un totale di 128, replicati ogni volta per 20 volte, ottenendo 2560 misurazioni.

Alla fine è emerso che il cocomero aveva il maggior livello di contaminazione, mentre la caramella l’ultimo.

Questo perché, come spiega l’autore della ricerca, “Il trasferimento dei batteri dalle superfici al cibo è agevolato dall’umidità. I batteri non hanno gambe, si muovono grazie all’umidità. Maggiore è l’umidità e maggiore è il rischio di trasferimento”.

Naturalmente anche il tempo di permanenza del cibo a terra ha comportato una maggiore contaminazione da batteri.

A sorpresa la moquette ha una velocità di trasferimento minore rispetto, per esempio, alle piastrelle.

“La topografia delle superfici e del cibo sembrano giocare un ruolo importante nel trasferimento dei batteri”.

In un certo senso questa sperimentazione che la regola dei 5 secondi è vera, perché più tempo il cibo trascorre a terra più aumenta il trasferimento di batteri.

Da un altro punto di vista il test dimostra che entrano in gioco altri fattori: il tipo di cibo, il tipo di superficie, ecc…

“La regola dei 5 secondi è una semplificazione. I batteri si trasferiscono anche immediatamente”.

Unimamme e voi cosa ne pensate di questi risultati?

Voi raccogliete il cibo da terra?

Noi vi lasciamo con 12 trucchi per le pulizie di casa.

Maria Sole Bosaia

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