Lo confesso: io ho qualche problema nel mettere in ordine. Diciamo che c’è un ordine creativo dove passo io (sono una disordinata cronica), ma da quando sono diventata mamma cerco di limitarmi e ovviamente di insegnare alle mie figlie l’importanza di vivere in un ambiente dove non sia passato un ciclone. Ci sono riuscita? Beh, più o meno (forse un po’ meno che più). Ovviamente è importante che le stanze siano anche se non perfette, almeno riordinate, perché spesso la confusione esteriore riflette quella interiore. Come fare per insegnare ai più piccoli l’importanza di queste piccole azioni quotidiane perché siano più contenti e mettano a posto i loro giochi senza capricci? Ci viene in aiuto il metodo Montessori, che spiega come dobbiamo comportarci affinché alla fine il disordine sia un evento eccezionale e non la quotidianità.
Bisogna sempre ricordare che affinché i bimbi imparino l’ordine è bene che noi per primi diamo l’esempio, mettendo a posto ciò che utilizziamo. In questo modo il riordino verrà introiettato come una normale attività e il disordine sarà solo un’eccezione (anche se c’è chi sostiene che i bambini disordinati imparano meglio).
Io ci proverò unimamme, e voi?
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