Mi ricordo che quando ero bambina e andavamo al mare, mia madre mi guardava con aria severa e mi diceva di stare sotto l’ombrellone per almeno 3 ore dopo aver mangiato. Proibito entrare in acqua, assolutamente. Poiché ero ancora una piccola bimba incosciente chiedevo il perché e mia mamma prontamente mi rispondeva: “Perché se no muori”. Ecco, forse lei era eccessiva, ma era credenza diffusa – e lo è tutt’oggi – che bisogna aspettare almeno 3 ore dopo mangiato prima di fare il bagno per evitare una congestione. Eppure la scienza non si è mai espressa in merito, ovvero sul rischio di annegamento per aver mangiato prima di un tuffo.
Tra le cause dell’annegamento – secondo una ricerca del CDC, Centers dof Disease Control e Prevention – ci sono:
Le ricerche che affrontano il tema degli annegamenti infatti non parlano mai di congestione tra le cause, anche perché:
Il problema si può manifestare quando c’è un impatto con l’acqua fredda: ci avete mai fatto caso che i tuffatori prima di una gara, prima si fanno la doccia? Questo perché si scatena una reazione nervosa per cui
e si rischia di affogare anche in pochi centimetri di acqua, spiega un pediatra, Lucio Piermarini, su Uppa.
L’unica accortezza che bisogna avere se ci si vuole tuffare nell’acqua fredda è quella di bagnarsi prima.
E voi unimamme lo sapevate?
Intanto vi lasciamo con l’articolo che parla di tutti i “trucchetti” per andare in spiaggia coi bambini.
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