Unimamme, oggi vi parliamo dei disturbi specifici del comportamento, un argomento che merita di essere approfondito.
L’esperto Gianluca Daffi, docente di Interventi psicoeducativi presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e presso la Libera Università di Bolzano, e collaboratore degli Spedali Civili di Brescia e del centro studi Erickson di Trento, divide i disturbi specifici del comportamento in 2 specie:
Entrambi questi disturbi tendono ad essere presenti insieme, quindi accade spesso che questi bambini, quando vengono richiamati, inizino una serie di polemiche e dibattiti che non hanno fine.
Dal punto di vista dell’adulto è importante che questi:
Solitamente i bimbi con un disturbo del comportamento che imparano il sistema delle ricompense tendono a migliorare.
Le strategie che vengono utilizzate dagli adulti non devono avere come obiettivo quello di trasformare un bambino con disturbo in uno senza disturbo, questo non accadrà mai. L’obiettivo è quello di trasformare un alunno ingestibile in un alunno gestibile, ma difficilmente.
Unimamme, voi cosa ne pensate dei consigli di quest’esperto, riportati su Rai Scuola che ha creato un’area dedicata all’inclusione scolastica?
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