Una tragedia che lascia senza parole: una mamma uccide i figli piccoli e tenta il suicidio. Il fatto è avvenuto nel Nord Italia, in Pianura Padana, tra le province di Mantova e Reggio Emilia, nei presi del fiume Po. A dare l’allarme è stato un passante che ha trovato un’auto ferma sull’argine del Po: all’interno c’erano la donna riversa e il figlioletto morto.
Una mamma ha ucciso i suoi due bambini di 2 e 5 anni e poi ha provato a togliersi la vita, senza riuscirci. I fatti risalgono al pomeriggio di giovedì 7 dicembre. Un pastore stava pascolando le sue pecore nei pressi del fiume Po a Luzzara, in località Fogarino, in provincia di Reggio Emilia, quando ha notato una macchina ferma vicino all’argine e si è avvicinato per controllare. All’interno dell’auto l’uomo ha notato un bambino privo di sensi, sotto una coperta, e accanto a lui una donna riversa, sporca di sangue e con un coltello da cucina conficcato nella pancia.
Il pastore ha dato subito l’allarme e sul posto sono giunti i carabinieri. I militari hanno accertato che la donna si chiama Antonella Barbieri, ha 39 anni, è casalinga, originaria di Carpi, in provincia di Modena, e vive a Suzzara, in provincia di Mantova, a pochi chilometri da dove è stata trovata. La donna è madre di due bambini, un maschietto di 5 anni e una bambina di 2 anni, purtroppo entrambi morti.
Il bambino trovato in auto con lei è il figlio di 5 anni, ucciso a coltellate, mentre la bambina di 2 anni è stata ritrovata soffocata nella casa di Suzzara, una villetta in campagna. La donna ha provato a uccidersi con una coltellata all’addome, usando probabilmente lo stesso coltello con cui ha ucciso il figlioletto di 5 anni.
I carabinieri, giunti sul posto dove l’auto era parcheggiata, hanno subito allertato i colleghi di Suzzara per cercare la bambina, rinvenuta morta nella casa di famiglia. La madre è stata portata in ospedale a Reggio Emilia, dove è ricoverata per ferite all’addome, ma non è in pericolo di vita. In ospedale è piantonata dai carabinieri e nelle prossime ore verrà emesso nei suoi confronti un provvedimento di fermo. La donna in passato aveva sofferto di disturbi psichici.
La vicenda deve ancora essere ricostruita e provata, ma sembrano non esserci dubbi sul fatto che la donna abbia strangolato la figlioletta di 2 anni in casa, poi sia uscita in auto con l’altro figlio di 5 anni e giunta in una zona appartata di campagna abbia ucciso il bambino i a coltellate. Quindi con la stessa arma ha provato a togliersi la vita. Sulla vicenda indagano i carabinieri.
Il compagno della donna e padre dei bambini è Andrea Benatti, 39 anni, ex giocatore di rugby. Benatti giocava come terza linea negli Aironi, in Celtic league, nel Viadana, con cui ha vinto lo scudetto 2002 e in Nazionale. Nel 2011 si era ritirato per problemi ad una retina. Al momento del tragedia l’uomo era al lavoro nell’officina meccanica di famiglia che si trova a Motteggiana, a pochi chilometri da Suzzara e dalla casa in cui la moglie ha strangolato la figlia di 2 anni. Sono stati i carabinieri ad informarlo di quello che era successo.
Questa tragedia è una di quelle storie terribili che lasciano un profondo senso di sgomento e che difficilmente troveranno una spiegazione definitiva, anche se è presto ancora per fare delle analisi.
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Della vicenda si sono occupate agenzie si di stampa e giornali, come Ansa e Globalist.
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