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Attualità

Pedofilo quarantenne si fingeva un adolescente per adescare le vittime sui social network

Published by
Maria Sole Bosaia

La Polizia Postale ha ridotto in manette un pericoloso pedofilo che adescava ragazzine sui social network.

Pedofilo: trovava le sua vittime sul web

Il suo nome è Michele Lambresa, è un quarantunenne di Modugno, in provincia di Bari che, in passato era già stato condannato per abusi su 8 minori.

Ora il pedofilo è finito dietro le sbarre per aver adescato nuovamente 15 ragazzine di età tra i 10 e i 14 anni.

L’uomo è in carcere dal 2015 per gli abusi su 8 minori che, nel 2017, gli è valsa la condanna a 8 anni e 8 mesi di reclusione.

Gli ulteriori adescamenti sui social media si riferiscono a un periodo precedente la sua carcerazione.

Forse saprete che gli adescamenti online sono triplicati nel giro di 3 anni e che molti ragazzi e genitori sottovalutano il pericolo.

A ogni modo l’uomo utilizzata differenti identità attraverso i quali carpiva la fiducia di giovani a cui poi inviava audio/video autoprodotti di natura sessuale.

Il pedofilio, fingendosi un adolescente di bell’aspetto entrava in contatto con le ragazze sui vari social network, l’uomo adoperava numerose false identità come Francesco Bho, un ragazzo innamorato e protettivo, in altri casi invece era Miki Lam, un uomo cattivo e aggressivo.

Il quarantenne otteneva la fiducia delle vittime di cui poi abusava.

Analizzando 180 mila messaggi, le chat su WhatsApp e i diversi dialoghi su Messanger gli operatori della PolPost sono riusciti a trovare le vittime.

Le successive audizioni sono state effettuate in modalità protetta, confermando quanto già attestato dai dati raccolti virtualmente.

Si è anche accertata una violenza sessuale nei confronti di una ragazza.

Oltre ai reati per cui sta già scontando la pena questo pedofilo ora deve rispondere di reati di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico, adescamento, corruzione di minori e violenza sessuale.

Unimamme, cosa ne pensate di questo brutto caso di pedofilia online?

Voi sapete cosa fanno i vostri figli sui social network? Con chi parlano?

Avete fissato delle regole?

Controllate i loro profili?

Noi vi lasciamo con l‘appello di un papà di una bimba di 7 anni sulla pedofilia online.

 

 

Maria Sole Bosaia

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