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Attualità

Ikea aiuta le donne vittime di violenza con una campagna nelle toilette (FOTO)

Published by
Maria Sole Bosaia

Ikea ha appeso dei cartelli particolari nel bagno delle donne.

Violenza sulle donne: l’iniziativa di Ikea

Ikea ha lanciato una curiosa iniziativa per aiutare le donne in difficoltà, coloro che vengono abusate.

Nelle toilettes dei suoi negozi sono stati appesi dei cartelli con scritto: “Ho sbattuto il naso sulla porta”, “Quante volte al giorno ti dice: stai zitta cretina”, “sono caduta dalle scale”.

Si tratta di frasi brevi, ma di grande efficacia che le clienti possono trovare attaccate sugli specchi, nei bagni.

Secondo Ikea e la Onlus Telefono Donna le toilette sono il luogo in cui le donne vittime di violenza sono lontane dai loro carnefici.

Da qui l’idea di lasciare dei messaggi nei bagni con allegato un numero di telefono. Le cifre del numero sono da comporre se ci si “rispecchia” nelle frasi.

Si tratta di una linea aperta 24 ore su 24, un’alternativa al numero nazionale 1522.

A rispondere ci sarà una voce esperta e amica con cui potersi confidare.

Anche i bagni degli uomini sono interessati in questa campagna. “Anche di tua figlia diresti che ‘se l’è cercata?”, o “’Stai zitto cretino’, “prova tu a sentirtelo dire ogni giorno”.

La campagna si identifica sotto l’hashtag: #Perunagiustacausa, un progetto che ha preso il via nel 2017 in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne.

Nei negozi abbiamo messo in scena delle rappresentazioni di tipici episodi di violenza all’interno delle mura domestiche, e abbiamo diffuso degli spot video, ma per noi l’impegno non si esaurisce in un giorno” ha dichiarato Alessandro Aquilino di Ikea Italia.

Le richieste di aiuto a Telefono donna sono aumentate del 20% dall’inizio della campagna.

“Creando un numero alternativo ci facciamo subito carico del caso, e, spesso, garantendo l’anonimato, permettiamo alle persone di aprirsi di più, magari limitandoci all’ascolto. Abbiamo scelto Ikea come partner anche e soprattutto per ciò che rappresenta. La maggior parte degli episodi violenti si verifica tra le mura domestiche e i dati sono, ancora, preoccupanti” ha spiegato Stefania Bartoccetti, fondatrice della Onlus.

Secondo l’Istat 8 volte su 10 le donne non denunciano le violenze subite, si sporge denuncia dopo aver subito violenza per 7 volte.

Unimamme, cosa ne pensate di questa iniziativa di cui si parla su Repubblica?

Noi vi lasciamo con il Project Unbreakable sulla violenza domestica.

Maria Sole Bosaia

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