Febbre del Nilo: boom di casi in Italia per colpa di una zanzara

west nile o febbre del niloAumenta il numero di vittime della febbre del Nilo o West Nile, e diverse le regioni coinvolte.

Il virus West Nile è un virus trasmesso all’uomo dalla puntura di zanzare infette del genere Culex, e la febbre non è contagiosa tra uomo e uomo

Più raramente può trasmettersi con trapianti di organi, trasfusioni di sangue e da madre a feto in gravidanza.

La zanzara Culex è presente anche in aree urbane, anche se più frequente in zone rurali dove i focolai di infezioni sono più frequenti: canali, bacini, vasche, fontane, tombini ma anche sottovasi, grondaie, ecc. . E’ presente soprattutto al crepuscolo perché non ama l’insolazione diretta.

In Italia il 2018 è considerato un anno record per contagio: da giugno segnalati 255 casi di infezione da West Nile Virus, di cui

–> 103 manifestati nella forma neuro-invasiva.

di seguito la distribuzione regionale:

  • 34 casi in Veneto,
  • 62 in EmiliaRomagna,
  • 2 Lombardia,
  • 3 Piemonte,
  • 2 Sardegna

di questi 12 deceduti (5 in Veneto e 7 in Emilia Romagna)

–> 112 casi come febbre confermata

di seguito la distribuzione regionale:

35 Emilia-Romagna,

73 Veneto,

2 Lombardia,

2 Veneto

–> 40 casi identificati in donatore di sangue

di seguito la distribuzione regionale:

  • 21 Emilia-Romagna,
  • 9 Veneto,
  • 5 Piemonte,
  • 3 Lombardia,
  • 2 Friuli Venezia Giulia

Gli esperti però rassicurano spiegando che il virus non è così grave, e lo raramente, con manifestazioni neuro invasive, soprattutto su anziani o soggetti debilitati.

Come misure di prevenzione ricordiamo:

  • indossare indumenti di colore chiaro come pantaloni lunghi e maglie a maniche lunghe al crepuscolo
  • dotarsi di zanzariere alla finestre
  • prediligere luoghi climatizzati
  • usare repellenti cutanei prestando attenzione a bambini e donne in gravidanza

Non solo in Italia però la situazione è peggiorata: in tutta l’Europa centrale e meridionale sono aumentate le infezioni da virus del West Nile. Oltre all’Italia, i paesi più colpiti sono:

  • Serbia
  • Grecia
  • Ungheria
  • Romania.

La motivazione data dall’Ufficio europeo dell’Organizzazione mondiale della sanità è legata alle temperature particolarmente alte e ai periodi di pioggia prolungati, alternati a tempo secco, della stagione estiva.

E voi unimamme ne avevate sentito parlare? Adottate già tutte le precauzioni indicate?

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