Anna è un’adolescente, con un tumore, che frequenta l’istituto superiore Luca Pacioni di Sant’Anastasia, ma che sta vivendo una situazione infernale a causa del bullismo.
Lo scorso 27 settembre la studentessa è stata aggredita ed è finita in ospedale, presso il Pronto soccorso dell’Ospedale del Mare.
L’ultima aggressione però non è un fatto isolato, solo qualche giorno prima c’erano stati altri atti di bullismo ma senza conseguenze tanto gravi da dover ricorrere al pronto soccorso.
“Nostra figlia è stata presa di mira da una compagna che la insulta, la minaccia e la colpisce anche fisicamente, abbiamo deciso di raccontare in qualche modo cosa sta accadendo perché temiamo per la salute psicologica di Anna e pretendiamo più collaborazione da parte del personale scolastico” ha tuonato il padre della ragazza, stanco di vedere sua figlia terrorizzata.
Dopo l’ultima violenza i genitori hanno sporto denuncia, gli atti sono stati trasmessi anche agli uffici del provveditorato scolastico della Campania.
Alla ragazza è stata fratturata una porzione di dito della mano sinistra, a cui si aggiungono anche il forte stato di agitazione psicomotoria, le ecchimosi e i graffi ricevuti in varie parti del corpo.
La studentessa sta già vivendo una situazione molto stressante e difficile dal momento che ha una forma grave di melanoma per la quale è stata sottoposta e potrebbe ancora venire sottoposta a cure invasive.
“In virtù della sua malattia, Anna è stata oggetto di scherno e ha necessitato in passato del supporto psicologico richiesto all’Asl” si legge nei documenti.
Ai danni fisici si aggiungono le ripetute e continue offese verbali. Le hanno gridato anche “devi morire”.
In precedenza i genitori hanno cercato aiuto presso le istituzioni scolastiche ma niente è stato fatto.
“Abbiamo cercato di colloquiare con il personale scolastico e dirigenziale per cercare soluzioni che potessero porre fine a questi atteggiamenti ma senza risultati”.
Lunedì scorso è stato convocato un consiglio scolastico straordinario ma non si è arrivati a provvedimenti effettivi e ora la studentessa non vuole più andare a scuola.
Si rinnova quindi l’appello dei genitori della ragazza, consapevoli di tutti i rischi e delle gravi conseguenze del bullismo.
“Si sentono tante storie di ragazzi che rimangono vittima dei bulli e soprattutto dell’assenza di piccole azioni che avrebbero potuto evitare il peggio noi chiediamo solo aiuto e collaborazione alla scuola” implora il padre della diciassettenne.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa vicenda di cui si parla su Il Messaggero.
Noi vi lasciamo con la storia di un ragazzo morto per un’allergia vittima di bullismo.
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