Asia Bibi è una mamma pakistana accusata di blasfemia e condannata a morte nel 2009.
Alcune donne del suo villaggio l’avevano accusata di aver offeso Maometto, perché lei, cristiana, contaminava l’acqua della fonte.
Da quel momento è durato l’incubo di Asia Bibi, durato ben 10 anni.
La Corte Suprema del Pakistan oggi ha finalmente assolto in appello questa mamma e con formula piena.
“La pena di morte viene annullata. Asia Bibi è assolta da tutte le accuse” ha dichiarato il giudice Saqib Nisar alla lettura del verdetto.
Nisar è stato minacciato di morte dagli islamisti, ma è andato avanti nel suo lavoro.
“La tolleranza è il principio fondamentale dell’Islam” ha detto citando il Corano nella sua sentenza.
Come si legge su Rai News Asia Bibi sarebbe stata rilasciata immediatamente.
Il verdetto ha accolto il ricorso risalente al 2015 contro la condanna emessa dall’alta corte di Lahore che nell’ottobre del 2014 aveva confermato la decisione di un tribunale risalente al novembre 2010.
Il caso di Asia Bibi aveva avuto risonanza mondiale e gli attivisti per i diritti umani e la comunità cristiana hanno accolto con entusiasmo la sentenza.
Non tutti però sono felici per l’assoluzione di questa mamma, Khadim Hussain Rizvi, a capo del partito islamista Tehreek-e-Labbaik Pakistan (Tlp) sta organizzando una protesta nazionale contro il verdetto.
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