Un insospettabile maestro di inglese di 25 anni è stato riconosciuto compevole di abusi sessuali su bambine dai 3 ai 5 anni che frequentavano un asilo convenzionato con i dipendenti di Bankitalia.
Jonathan Trupia, questo il nome dell’insegnante incastrato dalle telecamere, è stato condannato a 8 anni di prigione.
L’uomo, che insegnava all’asilo Montessori “Casa dei Bambini” di largo Bastia, si sedeva presso uno dei banchetti e poi si faceva infilare le manine dei bambini nelle tasche lacerate dei pantaloni, oppure, da quella posizione, dava un bacio sulle labbra.
Il suo comportamento è stato riconosciuto come violenza sessuale continuata e aggravata.
Trupia, era stato assunto nell’ottobre del 2017, Benedetto Scoppola, Presidente dell’Opera, aveva affermato: “è una persona che aveva delle ottime referenze, era stato presentato da altre scuole ed eravamo convinti della sua professionalità”.
Per avvalersi dell’insegnamento facoltativo di inglese i genitori dei bambini pagavano 300 Euro aggiuntivi ogni anno, quindi per il lavoro di questo pedofilo l’Opera Montessoria avrebbe guadagnato tra i 25 mila e i 30 mila Euro l’anno, ma nonostante questo non son stati effettuati controlli severi sul suo operato.
Il maestro è stato rinosciuto colpevole di tutti i 26 casi contestati, cioè abusi e molestie sessuali su 26 bambine. Su di lui sono piovute altre denunce per attenzioni deplorevoli su altri piccoli dell’asilo, denunce prese in carico dal pm Francesca Passaniti e dall’aggiunto Maria Monteleone.
Jonatha Trupia ha chiesto scusa in tribunale al cospetto del giudice e delle mamme delle bimbe.
“Chiedo perdono ai piccoli, ai loro genitori,ma anche alla mia compagna e a mio figlio“, l’uomo infatti ha un bimbo di 2 anni che Trupia non potrà vedere.
Il giudice ha disposto la sospensione della patria potestà e l’interdizione dagli uffici pubblici, una volta scontata la pena per un altro anno non potrà aggirarsi vicino a scuole o altre zone frequentate dai bambini.
Il caso è emerso grazie a una bambina di 4 anni, secondo cui l’insegnante di inglese faceva stringere patti segreti “mamma e papà non devono saperlo” diceva.
Una volta colto in flagrante l’uomo ha confessato. “Ho difficoltà nelle relazioni intime a causa di un incidente” ha spiegato, rivelando anche altri nomi di bambini sue vittime nelle tre classi in cui insegnava. L’uomo si sarebbe giustificato sostenendo che è stata colpa di una pallonata che lo ha colpito da bambino.
Unimamme, cosa ne pensate di quanto raccontato su Il Messaggero?
Vi ricordiamo che possiamo contribuire a tutelare i nostri figli dal rischio pedofilia avvalendosi anche dell’esperienza di una mamma la cui figlia è stata molestata da un amico di famiglia.
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