Clochard arso vivo: la sentenza fa infuriare i famigliari della vittima

 

Clochard arso vivo: pena sospesa per uno dei ragazzi responsabili.

Ahmed Fdil, il clochard arso vivo da due ragazzi il 13 dicembre del 2017, non ha ottenuto giustizia.

I responsabili del grave reato avevano confessato di aver ucciso per noia il senzatetto di origini marocchine, che viveva in un’auto dopo aver perso il lavoro come operaio.

L’uomo era benvoluto da tutti a Santa Maria di Zevio. 

Clochardo ucciso: la sentenza

I due ragazzini assassini hanno raccontato alle forze dell’ordine, in un rimbalzo di responsabilità di aver voluto tormentare l’uomo. Il minore dei due, un tredicenne all’epoca dei fatti e quindi non imputabile, aveva detto: “Il nostro sogno? Era quello di uccidere un uomo. Incendiammo l’auto per noia, per fare uno scherzo“.

Il giudice Maria Teresa Rossi del tribunale dei Minori di Mestre ha stabilito però che il maggiore dei due, un diciassettenne accusato di omicidio volontario aggravato, sia messo alla prova.  Quindi il suo processo viene sospeso per tre anni, il ragazzo rimarrà nella comunità dove si trova e se dimostrerà un comportamento corretto il reato verrà estinto.

Naturalmente la famiglia di Ahmed Fdil è rimasta interdetta. L’avvocato della famiglia, Alessandra Bocchi, ha commentato: “prendiamo atto dell’ordinanza l’accettiamo e la rispettiamo, tuttavia, considerato il tipo di reato, ovvero l’omicidio volontario aggravato dalla minorata difesa, secondo noi si sarebbe potuti arrivare a sentenza. Nessuno voleva vendetta ma solo che venisse fatta giustizia, invece il ragazzino  non si è neppure scusato per ciò che ha fatto. Questa decisione ha il retrogusto dell’impunità“”.

Il nipote della vittima, Salah Fdil, si è fatto sentire alla lettura della sentenza. “La vita di mio zio vale meno di zero“.

Unimamme, voi cosa ne pensate di questa vicenda riportata su Il Fatto Quotidiano?

Se si fosse trattato di un vostro parente cosa avreste fatto?

Noi vi lasciamo con minorenni che si divertono a picchiare chi aiuta i senzatetto.

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