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Perdere la vita per un selfie: 259 vittime nel mondo in sei anni

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Valentina Crea
iStock

Un rapporto indica i dati delle persone che sono state vittime di un selfie scattato in situazioni pericolose. La percentuale più alta fra i 20 e i 29 anni.

Ci sono varie ricerche che hanno stabilito che farsi i selfie, la foto che ci si scatta da soli, è molto pericoloso perché non si è più in grado di godersi ciò che ci circonda perché si è ossessionati da come si viene percepiti sui social

Per alcune persone farsi un selfie è diventato un vero e proprio disturbo ossessivo. Altre invece, come dichiarato qualche giorno fa da un esperto di medicina estetica, si rivolgono al chirurgo plastico per migliorare il loro aspetto che vedono sbagliato dai selfie: “Il rapporto con i social ha alterato notevolmente la percezione di sé e questo “esercito del selfie” vede degli inestetismi che non esistevano nemmeno fino a qualche tempo fa”.

Adesso secondo un rapporto si viene a conoscenza che i selfie sono pericolosi anche perché ci sono state tante vittime che hanno perso la vita nel tentativo di scattarsi un selfie. Una vera e propria emergenza.

Si scattano una foto in posti pericolosi rischiando la loro vita: 259 vittime nel mondo in sei anni

Qualche giorno fa, in Italia, è successa una tragedia: un video in auto con un selfie mentre si viaggiava a 220 km orari, poi lo schianto mortale. L’auto era lanciata a tutta velocità sull’asfalto di un’autostrada e il fatto è stato documentato con un video postato sui social.

Questa è solo un’ultima tragedia successa a causa dei Killfie, così si chiamano i selfie a causa della loro pericolosità.
Secondo un rapporto italiano del 2019 in sei anni, tra l’ottobre 2011 a novembre 2017, nel mondo, sono state 259 le vittime nel tentativo di scattarsi un selfie. Persone che avevano il desiderio di scattarsi una foto in un luogo o in una circostanza pericolosa.

I numeri che emergono da uno studio dell’India Institute of Medical Sciences di Nuova Delhi, come riportato da Repubblica, sono terribili.

La fascia d’età con la più alta incidenza è quella compresa tra i 20 e i 29 anni con 106 vittime, seguita dai più giovani 10-19enni (76 vittime). Queste due fasce d’età rappresentano il 70,3% del totale dei morti a causa di un selfie. Altre 20 vittime si contano nella fascia tra i 30 e i 39 anni, 2 tra i 50 e i 59 anni e 3 persone tra i 60 e i 69 anni. Delle 259 vittime, 153 sono uomini, 106 sono donne”.

Inoltre, dallo studio emerge che le 259 morti sono legate a 137 incidenti: l’84% di questi sono stati determinati da giovani tra i 10 e i 29 anni che non hanno calcolato bene i rischi. Nello specifico:

  • 70 persone sono annegate,
  • 51 sono rimaste vittime di incidenti legati a mezzi di trasporto,
  • 48 sono state le cadute sfidando la legge di gravità;
  • 48 persone sono rimaste bruciate,
  • 16 fulminate da scariche elettriche,
  • 11 colpite da arma da fuoco,
  • 8 vittime di attacchi da parte di animali selvatici.

Per quanto riguarda gli incidenti:

  • 41 sono avvenuti per caduta da altezze estreme come palazzi, montagne, scogliere,
  • 32 per annegamento,
  • 13 per folgorazione,
  • 7 causati da animali selvatici,
  • 1 a causa del fuoco,
  • 11 per arma da fuoco,
  • 28 sui mezzi di trasporto soprattutto a causa dei treni. Per qualcuno è fondamentale ed irresistibile fotografarsi sui binari pochi istanti prima del passaggio del treno.

Se si cerca sui social, ad esempio Instagram #extremeselfie si trovano tantissime persone, anche più di 11.500, che hanno postato una loro foto mentre si trovano in condizioni molto pericolose. In molti sperano che una loro foto scattata ad esempio su di una roccia in cima ad uno strapiombo o aggrappati ad un ponte sospeso possano avere tantissimi like da i followers.

Voi unimamme siete impressionate da questi tentativi estremi per scattare un selfie? Cosa ne pensate?

 

Valentina Crea

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