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Neonata abbandonata in un sacchetto: il video del ritrovamento

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Valentina Crea

Una neonata è stata abbandonata in un sacchetto in un bosco. Il video del ritrovamento ha fatto il giro del mondo. Ora si cerca la madre della piccola.

Qualche giorno fa avevamo raccontato la storia del cane Macho e del suo proprietario che  hanno trovato, dietro un cespuglio, un bambina appena nata, abbandonata dalla sua mamma. La piccola è stata subito soccorsa ed i medici hanno, in seguito, comunicato che è “una combattente e riuscirà a farcela”.

Adesso vi raccontiamo la storia di India, una piccina che è stata trovata dalla Polizia americana. La polizia dello stato americano della Georgia ha pubblicato un commovente video di alcuni agenti che hanno trovato una neonata abbandonata all’interno di un sacchetto di plastica. Il video è stato reso noto dallo sceriffo di Cummings sulla sua pagina Facebook. Sono in corso le indagini per ritrovare la mamma della piccola abbandonata.

Il video del ritrovamento della neonata abbandonata in un sacchetto di plastica

La Polizia della Georgia sta cercando di rintracciare la madre di una neonata che è stata trovata, fortunatamente viva, chiusa in un sacchetto di plastica nei boschi all’inizio di questo mese.

Il tutto è iniziato quando dei passanti hanno chiamato l’ufficio della contea di Forsyth perché sentivano il pianto di un neonato nel bosco. Quando gli agenti sono arrivati hanno trovato un neonato che era stato abbandonato, in una zona isolata del bosco, chiuso in un sacchetto di plastica.

Le fasi dell’intervento di salvataggio, della neonata abbandonata, sono state riprese dalla telecamera degli uomini dello sceriffo. Nel commovente video si vede che la piccola, chiamata poi India, aveva ancora attaccato il cordone ombelicale sporco di sangue.

Il video, che è stato caricato sulla pagina Facebook dell’ufficio dello sceriffo, inizia con un residente della contea di Forsyth che ha chiamato l’ufficio dello sceriffo.

L’uomo ha raccontato che i suoi figli lo avevano allertato su quello che sembrava il pianto di un bambino, ma inizialmente aveva pensato ci fosse un animale che emetteva dei suoni.

Si vede poi, il vicesceriffo che cerca la busta di plastica marrone chiaro, contenente il neonato, e dopo averla strappata libera la piccola. Gli agenti provvedono subito a coprirla ed un soccorritore da alla piccola un suo dito e lei immediatamente lo afferra. Un soccorritore dice: “Guarda qui, tesoro! Oh, mi dispiace così tanto … guarda quanto sei preziosa”.

La neonata è stato portata in un ospedale locale, ed è stata affidata al Dipartimento per i servizi per la famiglia e per l’infanzia della Georgia.

Come riportato da il Daily Mail, lo sceriffo, Ron Freeman, ha dichiarato “è stato un intervento divino che ci ha fatto trovare la piccola, considerando che l’area nella quale è stata abbandonata è isolata e la famiglia che ha chiamato i soccorsi era appena tornata a casa da una vacanza quando hanno sentito le grida della piccola”.

Inoltre, lo sceriffo ricorda che in Georgia c’è una legge chiamata Safe Haven, che consente a una madre di lasciare il suo bambino, fino a 30 giorni, in una qualsiasi struttura medica incluso ospedale, vigili del fuoco o stazione di polizia senza timore di essere perseguita dalla legge.

Le ricerche della madre di India: non si fermano gli uomini dello sceriffo

Le autorità hanno stanno cercando la madre di India. Hanno postato il video su Facebook ed un post su Twitter per chiedere se qualcuno nella zona conoscesse “una donna che era quasi alla fine della sua gravidanza”.

Il video ha suscitato un’enorme risposta emotiva online, sono stati centinaia gli utenti che condiviso il video insieme all’hashtag #BabyIndia per aiutare a trovare la madre della piccina.

Molti hanno anche utilizzato Twitter per condividere informazioni su leggi sul “porto sicuro“, che consentono alle donne di lasciare i bambini sani e in luoghi prestabiliti, come stazioni di polizia o ospedali, senza procedimenti giudiziari, rendendo così i reparti dei bambini dello stato, in modo da impedire che un altro bambino venga abbandonato.

Ci sono molte iniziative delle organizzazioni no profit, come quella di Safe Haven Boxes, che si occupa di salvare i neonati abbandonati e da alle mamme, che non vogliono o non possono crescere il proprio figlio, una soluzione diversa all’aborto. I Safe Haven Boxes sono culle termiche poste fuori alle caserme e ospedali. In forma anonima e senza nessun controllo una madre può lasciare il proprio neonato. Anche in Italia esistono le culle termiche, sono circa una cinquantina e sono dislocate sul territorio nazionale.

Voi unimamme siete contente di questo ritrovamento di una neonata andata a buon fine? Sapevate dell’esistenza in Italia delle culle termiche?

 

Valentina Crea

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