Un papà parla della grave malattia del figlio per cui non c’è ancora una diagnosi.
Francesco Cannadoro è un padre che ha aperto una pagina Facebook: Diario di un padre fortunato per esorcizzare il suo dolore a causa della malattia del figlio, che però non ha ancora ricevuto una diagnosi.
Il piccolo Tommaso, un bambino di 5 anni, soffre di una malattia degenerativa con sintomi come la cecità quasi totale, un’atassia cerebellare degenerativa e un grave ritardo psicomotorio.
I suoi genitori chiamano questa malattia il Drago, perché i medici, appunto, non possono ancora darle un nome.
“Ero disperato e speravo di trovare chi potesse darmi qualche dritta. Adesso le chiedono a me. Prima era uno sfogo, poi una condivisione, adesso il Diario è una pagina che parla di cinque anni di battaglie. Io e mia moglie Valentina sappiamo che le premesse sono pessime. Questa malattia di cui non c’è ancora una diagnosi può avere mille nomi. Per noi è il Drago. La speranza principale è che queste parole possano aiutare qualcuno ad affrontare il proprio “Drago”. Vorrei che il libro aiutasse a far conoscere il mio modo di raccontare le cose e la mia missione. Provo a proporre varie soluzioni, dall’organizzare le ferie al trovare un posto in cui fare la spesa senza barriere architettoniche”.
La sua pagina Facebook e Instagram hanno migliaia di fans che si sono radunati intorno a Francesco e alla sua famiglia e che ora gli chiedono consigli, lo sostengono.
Nel frattempo Francesco Cannadoro ha scritto un libro: Cuciti il cuore.
LEGGI ANCHE > “LA DISABILTA’ NON è UNA DEBOLEZZA” IL MESSAGGIO DELLA STAR DI BREAKING BAD
Dal momento che molte persone gli scrivevano alla ricerca di consigli o per condividere le loro storie è nato Tommi-il giornale, un tg online con interviste a chi voglia far conoscere la propria storia, ma anche un punto d’informazione sulla disabilità.
I genitori di Tommi si dividono tra visite mediche e medicinali. Due anni fa il figlio di Cannadoro ha rischiato di morire.
“Il “Drago” prosegue Cannadoro su Il Corriere ” è la rappresentazione immaginifica di tutto ciò che si combatte. Per i nostri figli la vita è questa e noi non possiamo permetterci di piangerci addosso per una sorte infausta. Dobbiamo fargliela vivere questa vita, dobbiamo essere il loro primo ausilio e non l’ennesimo handicap. Questo è il leitmotiv del “Diario di un padre fortunato” ed è il messaggio che vorrei far passare. Imparare dalla forza di Tommi mi rende davvero un genitore fortunato”.
Unimamme, cosa ne pensate di questa bella storia di amore e speranza?
Con il freddo aumentano i malanni di stagione, ma attenzione: non è il freddo la…
Il Natale è ormai alle porte e, mentre i bambini non si trattengono più dalla…
Da sapere: se usate il mocio per pulire i pavimenti, attenzione a non riutilizzare l'acqua…
Se anche tu ami il Pandora ma non sai mai come pulirlo, ecco qual è…
La festa più mostruosa dell'anno sta per arrivare, ecco quali sarebbero gli abiti più ricercati…
Se il tuo bagno ha sempre un cattivo odore e non sai come mandarlo via,…