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Attualità

Il figlio di 15 giorni sta male e il padre reagisce violentemente al pronto soccorso

Published by
Maria Sole Bosaia
papà di un bambino di 15 giorni reagisce con violenza al pronto soccorso – Universomamma.it

Un papà di un bambino di 15 giorni che non voleva attendere il turno del figlio dell’ospedale Santobono di Napoli ha sfondato il vetro del pronto soccorso.

Unimamme, dobbiamo registrare un altro grave episodio di aggressività avvenuto in un pronto soccorso di Napoli. Teatro dell’episodio di violenza è stato l’ospedale Santobono di Napoli.

Un uomo aveva portato il figlio, un neonato di appena 15 giorni per problemi respiratori. Insieme al padre del piccolo c’erano anche la madre e i nonni. Quando il bebè è arrivato gli è stato dato un codice verde perché i parametri del piccolo erano buoni, quindi l’hanno messo in attesa con altri 10 bambini con lo stesso codice. I famigliari del piccino hanno iniziato però a protestare perché non volevano attendere il turno e così un’infermiera ha fatto entrare nell’area triage la nonna e il piccino.

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Successivamente sono sopraggiunti altri piccoli in codice giallo. Alcuni avevano le convulsioni ed altri ipertermia severa. A quel punto la nonna del neonato non ha accettato di essere stata superata da questi casi, nonostante fossero più gravi e così ha istigato il papà del bimbo a intervenire. L’uomo ha iniziato a urlare, poi ha sfondato la porta del pronto soccorso. Solo per un caso non ha colpito una bambina che si trovava nel triage per una valutazione.

Dai vertici dell’ospedale pediatrico è giunta la seguente comunicazione: “siamo indignati per l’ennesima aggressione con atti vandalici verificatasi al Pronto Soccorso del Santobono. Sono sempre i familiari di pazienti con patologie spesso inappropriate per il pronto soccorso che si rendono responsabili di questi episodi. Oltre che intensificare i controlli e la sicurezza chiederemo un tavolo con Asl ed altre aziende affinché si faccia rete e si possa evitare l’iperafflusso all’ospedale Santobono istituendo anche il servizio di guardia medica per i codici bianchi in collaborazione con la AslNa1″.

I medici chiedono anche che ai pediatri di base vengano date delle apparecchiature per poter diagnosticare i codici bianchi, un’iniziativa già proposta dal Ministro per la Salute Roberto Speranza.

Unimamme, voi cosa ne pensate di quanto riportato su Il Mattino? Avete mai assistito a qualche scena simile? Come mai, secondo voi, aumentano questi episodi?

Maria Sole Bosaia

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