Uno studio americano ha dimostrato come il caldo aumenta i parti prematuri. Un ulteriore problema legato ai cambiamenti climatici.
I cambiamenti climatici causano diversi problemi. Ad esempio lo scioglimento delle calotte polari e dei ghiacci perenni, l’aumento del livello dei mari, delle precipitazioni piovose, aumento del rischio idrogeologico e di inondazioni, l’aumento della siccità ed aumento del rischio incendi. Secondo un recente studio la lista dei problemi legati ai cambiamenti climatici tenderebbe ad aumentare a causa di un aspetto che non era ancora stato preso in considerazione.
Alcuni ricercatori americani hanno dimostrato che 25.000 neonati all’anno nascono prematuri a causa dell’aumento delle alte temperature. Di conseguenza ci sarebbe una perdita complessiva di oltre 150.000 giorni di gravidanza all’anno negli Stati Uniti.
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La ricerca, come riportato anche da Repubblica, è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature Climate Change. A coordinare lo studio sono stati due studiosi, Alan Barreca dell’Università della California a Los Angeles e Jessamyn Schaller, del National Bureau of Economic Research e del Claremont McKenna College. I ricercatori hanno analizzato i dati relatici a ben 56 milioni di nascite avvenute in 20 anni con diverse temperature. Alla fine hanno stimato che nei giorni nei quali la temperatura supera i 32 °C le nascite aumentano del 5% rispetto ai numeri medi giornalieri, con casi di nascite premature anche di 2 settimane. Per gli scienziati, l’aumento delle temperature che sono attese nei prossimi 10 anni a causa dei cambiamenti climatici porterà a far si che entro fine secolo ogni anno si perderanno 250 mila giorni di gravidanza proprio a causa del forte calore.
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Gli autori dello studio hanno affermato: “I risultati sono importanti alla luce delle prove emergenti che periodi gestazionali più brevi sono collegati a problemi di salute e cognitivi. Riteniamo che l’accesso all’aria condizionata sia un’efficace strategia di adattamento delle famiglie con donne in gravidanza, e che sarà probabilmente adottata più nei luoghi dove il caldo è attualmente poco frequente. Ma, poiché l’uso dell’aria condizionata aumenterebbe le emissioni di gas a effetto serra, sono necessarie ulteriori ricerche per valutare se esistono strategie di adattamento alternative per le donne in attesa”.
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Ricerche precedenti avevano già suggerito che il clima torrido porta ad un anticipo del parto ed a gravidanze più brevi. Tuttavia, non si sapeva esattamente quanti giorni di gestazione andassero persi a causa del caldo.
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