Più rischi di cancro ai polmoni per i bambini che vivono in città trafficate

Maggiori rischi di cancro ai polmoni per i bambini che vivono in città trafficate, secondo uno studio scientifico.

Che l’inquinamento da traffico nelle città sia dannoso per la salute, soprattutto dei più piccoli, è cosa risaputa. Ora uno studio scientifico, recentemente pubblicato, mette in evidenza alcuni rischi specifici e le conseguenze di abitare vicino a strade molto trafficate.

Non si tratta, ovviamente, del primo studio del genere, già alcuni mesi fa vi avevamo segnalato un altro studio sui pericoli per la salute dei bambini che vivono vicino a strade di grande scorrimento e autostrade e che aveva evidenziato un aumentato rischio di ritardi nello sviluppo durante l’infanzia e la prima infanzia con una diminuzione della funzione cognitiva.

Il nuovo studio che stiamo per citarvi, invece, riguarda i problemi respiratori nei bambini e il rischio di cancro ai polmoni. Cosa bisogna sapere.

I rischi di cancro ai polmoni per i bambini in città trafficate

Abitare in zone urbane molto trafficate è un elevato fattore rischio per la salute dei polmoni dei bambini. È quanto sostiene uno studio scientifico condotto tra il Regno Unito e la Polonia, curato dai ricercatori del King’s College London e pubblicato da una coalizione di 15 Ong sulla salute e sull’ambiente, tra cui ClientEarth, British Lung Foundation e UK Health Alliance on Climate Change.

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Lo studio ha coinvolto 13 città tra il Regno Unito e la Polonia, dove i ricercatori hanno rilevato che l’inquinamento atmosferico causato dal traffico aumenta il rischi di infezioni respiratorie e bronchiti nei bambini. Non solo, lo smog aumenta anche il rischio di malattie cardiache, ictus e insufficienza cardiaca.

Inoltre, per chi abita a meno di 50 metri da una strada a grande scorrimento potrebbe aumentare il rischio di cancro ai polmoni fino al 10%, secondo lo studio.

Lo studio ha analizzato 13 condizioni di salute delle persone che vivono in zone ad alto inquinamento in ciascuna delle città interessate dallo studio e ha preso in esame non solo decessi in ospedale e ricoveri ma anche le infezioni respiratorie e l’asma. Le condizioni di salute di queste persone sono state confrontate con quelle della popolazione generale e gli studiosi hanno scoperto che l’inquinamento atmosferico in strada ha rallentato la crescita polmonare nei bambini di circa il 14% a Oxford, del 13% a Londra, dell’8% a Birmingham, del 5% a Liverpool, del 3% a Nottingham e del 4% a Southampton.

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Secondo i ricercatori se l’inquinamento dell’aria fosse ridotto di un quinto, ci sarebbero migliaia di casi in meno di bambini con bronchite in quelle città del Regno Unito. Per questo motivo gli attivisti delle Ong che sostengono lo studio hanno invitato il governo a impegnarsi nella lotta contro l’inquinamento atmosferico in tutto Regno Unito.

Rob Hughes, membro del Clean Air Fund, ha dichiarato: “L’inquinamento atmosferico fa ammalare noi, e specialmente i nostri bambini, dalla culla alla tomba, ma è spesso invisibile“. Invece questa ricerca rende visibile una crisi di salute pubblica presente in tutto il Regno Unito, ha aggiunto Hughes, e “mostra l’urgenza con cui tutti i partiti politici devono dare priorità alla pulizia della nostra aria“.

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Penny Woods, amministratore delegato della British Lung Foundation, ha affermato: “Ogni giorno vediamo sempre più prove dei terribili effetti dell’inquinamento atmosferico sui nostri polmoni” e i “più vulnerabili sono colpiti più duramente“, ha sottolineato. Il gruppo di Ong che ha promosso lo studio chiede una rete nazionale di zone di Clean Air Zones in tutto il Regno Unito.

Questa notizia è stata riportata da Repubblica.

Che ne pensate unimamme? Avreste immaginato simili conseguenze? Proteggete i vostri bambini dallo smog del traffico?

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