Presso l’ospedale Beauregard di Aosta un neonato è risultato positivo al Covid-19 dopo la nascita. Forse il primo caso in Italia.
Nella notte tra giovedì 16 e venerdì 17 aprile presso l’ospedale Beauregard è venuto alla luce un bambino risultato positivo al Coronavirus. L’ospedale però non ha dato ancora conferma ufficiale di quanto avvenuto.
Se confermato ufficialmente anche dall’ospedale sarebbe il primo caso di neonato venuto alla luce positivo in Italia. Ciò che si sa è che il reparto di ostetricia e ginecologia di questo ospedale si è subito riorganizzato per evitare ulteriori contagi.
La madre del piccino, residente nella cintura di Aosta, è risultata positiva al Covid – 19 e ha partorito con la febbre a 38. Il risultato del tampone del piccino, nato prematuro e asintomatico, è arrivato il giorno dopo la nascita. ll reparto di ostetricia ginecologia del Beauregard ha attivato un protocollo, operativo dalla settimana scorsa che prevede di effettuare tamponi per il Covid 19 alle donne gravide alla 38° – 39° settimana di gestazione. Il dottor Livio Leo, direttore del reparto, ha commentato così: “Si tratta di un’azione volta a garantire il massimo livello di sicurezza per le nostre assistite che vengono sottoposte al tampone anche al momento del ricovero pre-parto. Questa procedura, con doppio tampone, applicata, forse, per la prima volta in Italia, ci permette di poter fare entrare in sala parto, con le dovute attenzioni e con le opportune protezioni, anche i papà eventualmente ‘asintomatici’, che potranno così assistere al parto al fianco della mamma e accedere anche al reparto, seppur con alcune limitazioni e salvo, naturalmente, che non vi siano controindicazioni“.
Ciò che è accaduto a questo bambino è molto strano perché diverse evidenze scientifiche hanno dimostrato che il virus non si trova nel liquido amniotico, e quindi molto probabilmente il contagio è avvenuto non in utero ma all’atto della nascita o subito dopo.
Lo stesso primario dell’ospedale, Maria Rita Gallina, ha spiegato che non ci sono elementi per dire che la trasmissione, ossia il contagio, sia avvenuto “per via verticale”, ossia in utero. E ha confermato che la mamma e il bambino stanno bene, in isolamento.
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