Lanciata “Ogni anziano è tuo nonno”, la campagna di solidarietà per gli anziani soli voluta dal Vaticano e rivolta ai giovani.
Per far sentire meno soli gli anziani in questi mesi di pandemia da coronavirus è stata lanciata la campagna di solidarietà “Ogni anziano è tuo nonno”. L’iniziativa è del Vaticano ed è ispirata proprio alle parole pronunciate da Papa Francesco durante l’Angelus del 26 luglio scorso, Festa dei nonni, per invitare i giovani a far sentire la loro vicinanza agli anziani, isolati a causa dell’emergenza sanitaria.
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Sebbene la fase più acuta dell’epidemia in Italia sia passata, e ci si augura che non torni almeno non come a marzo e aprile, e tra maggio e giugno il lockdown sia stato progressivamente eliminato, con la possibilità di uscire di casa e viaggiare, molti anziani per precauzione rimangono isolati. Questa situazione può comportare lunghissime ore di solitudine e assenza di contatti umani che alla lunga sono durissimo e dolorosi. Per questo è stata lanciata la campagna “Ogni anziano è tuo nonno“ per invitare i giovani adulti a chiamare gli anziani soli, anche se con loro non c’è un legame di parentela. Un modo per mostrare loro vicinanza e umanità. Ecco in cosa consiste l’iniziativa.
Sebbene i contagi di Covid-19 in Italia si siano ridotti in modo considerevole e le persone da oltre due mesi hanno ripreso a uscire di casa e poi a viaggiare, gli anziani sono ancora chiusi nelle loro case o in rsa, ospedali, centri di cura e case di riposo perché per loro non è prudente uscire o condurre una vita sociale. Soprattutto per coloro che sono molto avanti con l’età, o soffrono di diverse patologie anche gravi, il tempo del lockdown non è finito. Escono pochissimo o sono impossibilitati a uscire, anche per le condizioni fisiche.
Si trovano dunque in una situazione di scarsa socialità e solitudine che richiede molta cura e attenzione. Se non nei casi di stretta necessità o solo per i familiari stretti, al momento non si può fare visita agli anziani nelle case di riposo e per quelli che stanno a casa è sconsigliato. Infatti basta davvero molto poco per trasmettere il virus, anche del tutto inconsapevolmente e queste categorie di soggetto sono a rischio elevatissimo di sviluppare i sintomi più gravi, fino alla morte. Anche se non sono mancate alcune guarigioni dal Covid di persone molto anziane.
La tecnologia, però, ci mette a disposizione tutti i mezzi che vogliamo per entrare in contatto con le altre persone e scambiare con loro una chiacchierata, via telefono o, meglio, con una videochiamata con lo smartphone, il tablet o il computer. Nelle case di riposo vengono messi a disposizione dispositivi elettronici per collegarsi con i nonni, da parte dei familiari e dei nipoti, ma non solo.
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L’iniziativa “Ogni anziano è tuo nonno” vuole promuovere presso i più giovani i contatti con gli anziani rimasti soli e che non hanno più figli o nipoti. Ogni giovane è invitato a chiamare o videochiamare un anziano solo, in casa o in una rsa, anche nel proprio quartiere, per scambiare alcune parole e trascorrere del tempo con lui, per fargli compagnia e alleggerirgli la solitudine al tempo della pandemia. Un contatto a distanza, perché non è ancora prudente quello dal vivo per questa categoria di persone così fragili al virus. È necessario mantenere il distanziamento fisico, con la promessa di incontrarsi più avanti a fare visita agli anziani di persona quando le condizioni di sicurezza.
C’è anche chi i nonni decide di adottarli, come quei bambini, senza più i nonni naturali, che hanno scritto agli anziani nelle case di riposo.
La Campagna “Ogni anziano è tuo nonno” è promossa dal Dicastero vaticano per i Laici, la Famiglia e la Vita e già sono avvenuti i primi contatti, con videochiamate agli anziani nelle case di riposo e perfino delle serenate dedicate a loro. L’invito rivolto ai giovani di tutto il mondo, spiega il Dicastero, è quello compiere un gesto di tenerezza e raggiungere virtualmente gli anziani più soli del proprio quartiere o della propria parrocchia e inviare loro un abbraccio, come ha chiesto il Papa, attraverso una telefonata, una videochiamata o un’immagine. Laddove ciò sia possibile, o quando l’emergenza sanitaria lo permetterà, il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita invita i giovani a rendere ancora più concreto l’abbraccio, andando a trovare gli anziani di persona.
La campagna è promossa con l’hashtag #sendyourhug, dall’inglese “manda il suo abbraccio”. Inoltre, i post più significativi saranno diffusi sui social del Dicastero @laityfamilylife.
Maggiori informazioni sul sito web di Vatican News.
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Che ne pensate unimamme di questa iniziativa?
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