Nuove ipotesi sul Coronavirus: i bambini piccoli sono contagiosi quanto gli adulti. Arriva un nuovo studio.
Dietrofront: anche i bambini possono essere contagiosi e trasmettere il Coronavirus. Lo sostiene un nuovo studio scientifico, dopo altri studi precedenti che invece sostenevano il contrario, sottolineando che i bambini non fossero infettivi né pericolosi per gli adulti. Questo dimostra che non esistono ancora delle certezze su questo virus sul quale abbiamo ancora molto da imparare. Se i bambini si ammalano meno, e soprattutto meno gravemente, questo è certo, non significa che non possano contagiare gli adulti, spiegano gli studiosi.
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Il nuovo studio apre nuovi interrogativi su come gestire i bambini in questa pandemia. Il problema principale riguarda il loro ritorno a scuola e gli eventuali rischi che possono rappresentare per gli insegnanti e per il resto del personale scolastico. Non si possono privare troppo a lungo i bambini della scuola, dei loro compagni e delle loro attività sportive e creative. Certo è che non si può nemmeno rischiare una nuova diffusione dei contagi su larga scala come è accaduto la scorsa primavera. Ecco cosa dice il nuovo studio.
I bambini possono contagiare gli adulti con il nuovo Coronavirus Sars-CoV-2, che causa la malattia Covid-19. A sostenerlo è un nuovo studio scientifico americano che smentirebbe quanto sostenuto finora da altri studi, secondo i quali i bambini oltre ad ammalarsi raramente sarebbero anche meno infettivi verso le altre persone. Così, ad esempio, afferma un recente studio condotto nelle scuole inglesi, secondo cui i bambini sono coinvolti molto meno degli adulti nella trasmissione della malattia. Non è l’unico.
Ora il nuovo studio condotto dai ricercatori dell’ospedale pediatrico Ann & Robert H. Lurie di Chicago, sostiene invece che i bambini piccoli, fino ai 5 anni di età, possono essere contagiosi quanto gli adulti e i bambini più grandi. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Jama Pediatrics.
I ricercatori hanno scoperto che i bambini sotto i 5 anni di età, con Covid-19 da lieve a moderato, hanno nel naso quantità molto più elevate di materiale genetico del virus rispetto ai bambini più grandi o agli adulti. Questa scoperta apre alla possibilità che i bambini più piccoli trasmettano il virus tanto quanto le altre fasce di età. Secondo i ricercatori la possibilità che i bambini più piccoli possano diffondere il Covid-19 potrebbe essere stata sottovalutata a causa della chiusura rapida e prolungata delle scuole e degli asili durante la pandemia.
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I bambini piccoli, dunque, non avrebbero diffuso il virus non tanto perché non infettivi di per sé ma perché non ne avrebbero avuto l’occasione a causa del lockdown. Taylor Heald-Sargent, autrice principale dello studio, medico e ricercatrice specializzata in malattie infettive pediatriche al Lurie Children’s Hospital e professore associato di pediatria alla Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha affermato: “Abbiamo scoperto che i bambini sotto i 5 anni con Covid-19 hanno una carica virale maggiore rispetto ai bambini più grandi e agli adulti, questo può suggerire una maggiore trasmissione, come vediamo con il virus respiratorio sinciziale, noto anche come RSV”. Una questione che “ha importanti implicazioni per la salute pubblica – ha spiegato Heald-Sargent – , in particolare durante le discussioni sulla sicurezza della riapertura delle scuole e degli asili“.
Un altro studio, pubblicato sempre su Jama, sosteneva invece che i bambini fossero meno esposti al contagio, e dunque meno colpiti dal virus, per la presenza nel naso di livelli minori di espressione genica dei recettori attraverso i quali il virus entra nel nostro organismo, gli ACE2.
I ricercatori di Chicago hanno preso in esame 145 casi di malattia da Covid-19, da lieve a moderata entro la prima settimana dall’esordio dei sintomi. Hanno confrontato la carica virale in tre gruppi di età: bambini di età inferiore ai 5 anni, bambini di età compresa tra 5 e 17 anni e adulti di età compresa tra 18 e 65 anni.
“Il nostro studio non è stato concepito per dimostrare che i bambini più piccoli diffondono Covid-19 tanto quanto gli adulti, ma questa è una possibilità“, ha precisato la dottoressa. Heald-Sargent. “Dobbiamo tenerne conto di questo negli sforzi per ridurre la trasmissione, mentre continuiamo a imparare di più su questo virus”.
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Che ne pensate unimamme?
Informazioni aggiornate sulla diffusione dei casi di Covid-19 in Italia le trovate sul sito web del Ministero della Salute.
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