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Salute e benessere del neonato

Scomparsa una malattia grave nei bambini ‘grazie’ al Coronavirus

Published by
valeria bellagamba

Scomparsa una malattia grave nei neonati ‘grazie’ al Coronavirus. Cosa bisogna sapere.

Il virus respiratorio Sars-CoV-2 ha condizionato pesantemente le nostre vite con numerosi casi di infezione, purtroppo anche gravi e letali, e forti limitazioni alla quotidianità, con il blocco agli spostamenti e la chiusura di numerose attività.

Nonostante gli aspetti negativi e drammatici della pandemia, ormai in corso da un anno, esistono per fortuna anche delle conseguenze positive: la “scomparsa” di alcune malattie. Le misure di prevenzione che abbiamo introdotto nelle nostre vite per limitare i contagi del nuovo Coronavirus, dal distanziamento fisico all’uso della mascherina, dall’igiene delle mani alle ridotte attività sociali, hanno contribuito a una drastica riduzione anche di altre malattie infettive. A cominciare dalle malattie causate da altri virus respiratori o altamente contagiose.

Lo abbiamo visto con l’influenza, prima scomparsa dall’Australia e ora quasi inesistente in Italia, con casi di infezione estremamente ridotti e per lo più riconducibili a sindromi simil-influenzali. Lo stesso è accaduto anche per il morbillo, una malattia infettiva estremamente contagiosa che nei bambini, soprattutto i più piccoli, può essere molto pericolosa. Molto di più del Covid-19. Nei primi dieci mesi del 2020, in Italia si sono avuti solo 101 casi di morbillo, niente a che vedere con le migliaia degli scorsi anni.

Ora, le misure di prevenzione anti-Covid hanno bloccato un’altra malattia respiratoria che nei bambini più piccoli richiede il ricovero in ospedale e che ogni hanno fa registrare numerosi casi: la bronchiolite, causata dal virus respiratorio sinciziale. La bronchiolite, tra l’altro, può essere una complicanza dell’influenza nei bambini. Il fatto che i casi di influenza quest’anno si siano fortemente ridotti avrà ulteriormente contribuito a ridurre i casi di bronchiolite.


LEGGI ANCHE: COVID-19, SCOPERTO COSA DETERMINA LA GRAVITÀ DELLA MALATTIA


Scomparsa una malattia grave nei bambini, la bronchiolite, ‘grazie’ al Coronavirus

La bronchiolite è un’infezione virale acuta che colpisce il sistema respiratorio dei bambini sotto i 2 anni di età, con una più alta diffusione (prevalenza) nei primi 6 mesi di vita. Responsabile della malattia è nel 75% dei casi il virus respiratorio sinciziale (VRS), ma anche altri virus tuttavia possono esserne la causa:

  • metapneumovirus,
  • coronavirus,
  • rinovirus,
  • adenovirus,
  • virus influenzali e parainfluenzali.

L’infezione è secondaria a una trasmissione che avviene primariamente per contatto diretto con le secrezioni infette. La fase di contagio dura normalmente da 6 a 10 giorni. Sono colpiti i bronchi e i bronchioli (tratto respiratorio inferiore), da qui il nome di bronchiolite. L’infezione genera un processo infiammatorio, con aumento della produzione di muco e ostruzione delle vie aeree con possibile comparsa di difficoltà respiratoria.

I fattori che aumentano il rischio di maggiore gravità della malattia sono:

  • prematurità,
  • età del bambino inferiore alle 12 settimane,
  • cardiopatie congenite,
  • displasia broncopolmonare,
  • fibrosi cistica,
  • anomalie congenite delle vie aeree,
  • immunodeficienze.

La bronchiolite si manifesta con febbricola e rinite (infiammazione nasale); successivamente possono comparire tosse insistente, che si aggrava gradualmente, e difficoltà respiratoria, che può essere più o meno marcata, caratterizzata da un aumento della frequenza respiratoria e da rientramenti intercostali.

Solitamente, la bronchiolite guarisce spontaneamente e senza conseguenze in circa 12 giorni. Tuttavia, in alcuni casi può essere necessario il ricovero in ospedale, soprattutto quando colpisce i bambini sotto i sei mesi di vita.

Il maggior numero di casi di bronchiolite si verifica solitamente tra novembre e marzo, in coincidenza con la stagione influenzale.Vi ricordiamo i consigli degli esperti del Bambino Gesù per ridurre il rischio di bronchiolite.

La pandemia ha ‘cancellato’ la bronchiolite

Quest’anno, grazie alle misure anti-Covid, dunque indirettamente a causa del Coronavirus, la bronchiolite si è fortemente ridotta in Italia se non è addirittura scomparsa. Con grande beneficio dei bambini e sollievo per tante famiglie. A comunicarlo sono gli esperti dell’Ospedale Bambino Gesù e della Società Italiana di Pediatria (SIP).

A partire da ottobre, e con un picco tra gennaio e febbraio, eravamo abituati a vedere le corsie degli ospedali pieni di bambini con insufficienza respiratoria o con problemi comunque correlati a un quadro di bronchiolite. Quest’anno, invece, all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù nessun tampone fatto da ottobre ad oggi è risultato positivo al virus respiratorio sinciziale“. Lo ha comunicato Elena Bozzola, pediatra e Segretario Nazionale della Società Italiana di Pediatria (SIP).

Il “merito” di questa situazione è proprio del Coronavirus, come abbiamo detto, o meglio delle misure adottate per contenere i contagi.

Il distanziamento sociale, la corretta igiene delle mani, l’utilizzo delle mascherine, le limitazioni ai viaggi e agli spostamenti, i divieti di assembramento – ha spiegato Bozzola – sono tutte misure che insieme hanno contribuito a un rallentamento delle infezioni virali con beneficio, ovviamente, dei più piccolini nonostante sotto ai 6 anni non vi sia l’obbligo di portare la mascherina“.

La bronchiolite è “molto più grave rispetto agli episodi di bronchite proprio perché generalmente colpisce i più piccolini“, ha spiegato la pediatra. “Il bambino manifesta un quadro clinico con difficoltà respiratorie e per questo può smettere di mangiare, motivo per cui, visto che soprattutto i piccolini tendono a disidratarsi, c’è bisogno subito di un’attenta valutazione da parte del pediatra ed eventualmente anche di cure ospedaliere“.

Il consiglio di Elena Bozzola sul sito della Sip, “da mamma e da pediatra”, è “di non abbassare le misure precauzionali che ci hanno aiutato nei confronti del coronavirus e che ci stanno aiutando contro tante altre infezioni“.

(Adobe Stock)

Che ne pensate unimamme? Anche i vostri figli si sono ammalati di meno quest’anno grazie alle misure anti-Covid?

valeria bellagamba

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