Un tribunale italiano ha deciso di prendere un provvedimento contro Apple per andare incontro alla richiesta di 2 genitori che hanno perso il figlio.
In un mondo digitalizzato, dove tanta parte della nostra vita scorre online, tra smartphone, tablet, pc, ecc… gli apparecchi elettronici, sempre di più, custodiscono i nostri ricordi.
Per esempio, ormai da diversi anni, non si stampano più tante foto come una volta e questo, in alcuni casi, può diventare un problema.
Oggi vi parliamo di una vicenda che riguarda Apple che, come forse saprete già, presenta una politica molto ferrea per quanto riguarda i contenuti digitali degli apparecchi che recano il suo marchio.
Un anno fa due genitori hanno perso il figlio deceduto a causa di un incidente stradale.
Da allora il desiderio più grande di questa mamma e di questo papà è stato quello di poter recuperare dai suoi account tutti i contenuti digitali lasciati dal figlio.
Lo smartphone, purtroppo, si era distrutto, ma tutti i dati erano stati salvati nella cosiddetta “nuvola Cloud” ideata dall’azienda di Cupertino.
I genitori avevano motivato la loro richiesta spiegando che desideravano accedere ai contenuti online per “cercare di colmare almeno in parte il senso di vuoto”.
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Dopotutto volevano solo poter vedere ancora un’altra volta il figlio attraverso le immagini e i video.
Inoltre nel cellulare vi erano anche alcune sue ricette, poiché lui era uno chef.
In questo modo la sua famiglia avrebbe potuto dare il via a un progetto per tenere in vita il suo ricordo.
Nonostante tutto ciò la nota azienda della Mela aveva posto il suo divieto spiegando che si trattava di tutelare la privacy di terze persone che potevano essere entrate in contatto con il ragazzo.
Inoltre, secondo il loro parere, poteva essere messa a repentaglio la sicurezza dei clienti, come si legge su Ansa.
Così, i genitori del giovane si sono rivolti al Tribunale civile di Milano che, per la prima volta nel nostro Paese, ha ingiunto in via cautelare d’urgenza a Apple, di acconsentire alle richieste dei parenti del ragazzo.
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Al di là di questa vicenda in particolare i magistrati hanno deciso riguardo i dati che compongono l’identità digitale di una persona dopo la sua morte.
Unimamme, voi cosa ne pensate dell’esito di questa vicenda? Al posto di questi genitori voi che avreste fatto?
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